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"La Cacciata". Una mostra di successo
Grande successo per la "La Cacciata degli Ambasciatori", la mostra dell’Archivio Foto Gori voluta dal Centro commerciale naturale e inaugurata sabato al Palazzo Collacchioni di Capalbio. Sessanta ingrandimenti fotografici in bianco e nero, esposti a Palazzo Collacchioni, nelle strade del borgo, a Borgo Carige e a Scalo, che raffigurano la storia di Capalbio nel secondo dopoguerra e nel passaggio da un sistema latifondista alla riforma fondiaria. C’è ancora tempo per visitare la mostra, aperta anche sabato e domenica prossimi. "Le foto hanno un valore storico-documentale – spiega Giovanni Gori – perché raffigurano la Capalbio di 70 anni fa. Terra di caccia e briganti. La riserva di caccia era di 9mila ettari, era la più grande d’Italia ed era uno strumento di sussistenza. Nobili e alta borghesia venivano a caccia nella riserva di Capalbio, che era il paradiso dei cacciatori, da D’Annunzio a Puccini, i ministri e i nobili. I politici della Dc poi spinsero per rendere Capalbio un Comune autonomo. Questa mostra ci ha intrigato molto, perché da una parte parla dei politici che hanno fatto visita a Capalbio, dall’altra c’è la parte delle cacciate, perché Capalbio già allora era una meta ricercata". La promotrice dell’iniziativa Erika Marcucci, presidente del Ccn, ha organizzato la rassegna durante i festeggiamenti del patrono San Bernardino. "Per noi era importante avere un evento che onorasse Capalbio – spiega –. Volevamo un evento che parlasse del periodo in cui il territorio divenne Comune". Secondo l’assessore alla Cultura Patrizia Puccini, "la mostra è un’iniziativa meravigliosa, grazie alla collaborazione con il Ccn, che fa vedere la storia del nostro Comune. Siamo certi dell’apprezzamento dei cittadini".
Andrea Capitani