Oggi alle 16 nell’aula magna della Fondazione Polo Universitario Grossetano, in via Ginori, 43 si terrà il convegno del ciclo "Incontri con le voci dell’archeologia", dal titolo "Una corte dei Re nella Maremma altomedioevale. Ricerche in Val di Pecora: Follonica, Scarlino, Massa".
L’evento è organizzato in collaborazione tra Fondazione Polo Universitario Grossetano, Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell’Università di Siena ed Associazione Archeologica Maremmana. Relatrice sarà Giovanna Bianchi, che insegna Archeologia dell’Italia Medievale e Archeologia dell’Architettura Medievale all’Università di Siena e da oltre venti anni indaga castelli, monasteri e villaggi altomedievali dell’Alta Maremma e in particolare dell’area delle Colline Metallifere.
"Un’importante e particolare anomalia nella pianura di Scarlino nella bassa Val di Pecora, inizialmente vista dall’alto durante una ricognizione aerea – dice la professoressa–: tre cerchi concentrici di cui il maggiore con un diametro di oltre 100 metri. La scoperta dell’esistenza, in corrispondenza dei tre cerchi rivelatesi degli originari fossati, del centro di una corte di proprietà dei re, formatasi tra VII e IX secolo d. C. estesa in tutta la pianura e destinata prevalentemente alla lavorazione del ferro".