La decisione del Tar. Graduatoria ‘nidi’ sospesa

Un bambino non era stato ammesso perché secondo il Comune erano scaduti i tempi per l’iscrizione. I genitori: "In realtà li avevano anticipati" .

La decisione del Tar. Graduatoria ‘nidi’ sospesa

Il Tar ha sospeso la graduatoria asili nido del Comune di Pitigliano

Il Tar sospende la graduatoria asili nido del Comune di Pitigliano. Dopo un fitto carteggio con l’amministrazione, Giovan Giuseppe Federico Buono e Livia Ceccobelli si sono rivolti al Tribunale Amministrativo Regionale che ha dato loro ragione: dai prossimi giorni potranno riportare il proprio bimbo al nido d’infanzia. La diatriba legale tra la famiglia pitiglianese e il Comune è iniziata nel momento in cui ai genitori del piccolo è stato comunicato l’impossibilità di iscrivere il proprio figlio al secondo anno di nido con la motivazione che erano scaduti i tempi. I genitori non hanno condiviso la posizione dell’amministrazione pubblica e hanno afffidato la questione a un legale. "Praticamente – spiegano i genitori – il regolamento comunale riporta come date di iscrizione dal 15 maggio al 30 giugno, il Comune invece ha anticipato i termini chiudendoli al 30 aprile in modo arbitrario e senza comunicarlo propriamente e questo è stato stabilito anche dal Tar".

I genitori del bambino a questo punto tirano un sospiro di sollievo. "Siamo contenti della decisione del Tar – proseguono i genitori – viste anche le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare nostro malgrado in questi mesi per tenere a casa il bimbo. Il ricorso al Tar si è reso necessario visto il muro eretto dalla amministrazione pitiglianese nei confronti delle nostre segnalazioni sulla completa irregolarità del (non) procedimento che ha portato alla anticipazione di due mesi della data di iscrizione rispetto alle indicazioni del regolamento comunale asili nido". Poi i genitori proseguono: "In tutta risposta – ribadiscono – il Comune ha agito in modo sbagliato, come peraltro riconosciuto dal Tar con questa ordinanza. Adesso non possiamo che invitare gli amministratori a leggere bene quanto scritto dal Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana e a recepire l’ordinanza anche nell’ottica di modificare il regolamento comunale". Poi concludono: "Se siamo andati fino in fondo è anche per evitare che in futuro altri genitori si trovino nella situazione in cui ci siamo trovati noi. Ringraziamo il nostro legale, l’avvocato Eugenio Maddiona del foro di Napoli". Il Tar ha fissato l’udienza pubblica il prossimo il 13 marzo 2025, ma intanto il bambino può tornare al nido.

Nicola Ciuffoletti