Il 20 novembre di ogni anno si celebra la giornata mondiale dei diritti dell’infanzia perché tanti bambini nel mondo sono privati di diritti essenziali. Nel 1959, 159 Paesi hanno ratificato la Convenzione dell’Onu in cui si riconosce il diritto al nome, alla nazionalità, alla salute, allo svago, all’amore, alla sicurezza, all’istruzione e cosa fondamentale questi diritti devono essere beneficiati da tutti i bambini senza distinzione di colore, sesso, lingua, religione.
Ma oggi è veramente così? Purtroppo si deve constatare che in alcuni Paesi questi diritti sono violati gravemente ad esempio in India, in Nigeria, in Pakistan, in Angola ecc., ma anche nei Paesi all’avanguardia avvengono quotidianamente episodi di violenza e di soprusi. Una delle situazioni più terribili si ha nei Paesi dove i bambini sono coinvolti nelle guerre e per questo privati di una vita normale e in molti casi armati e costretti a combattere.
Di fronte a tutto ciò cosa possiamo fare noi ragazzi? Innanzitutto essere consapevoli di queste realtà, del loro evolversi, esprimere la nostra opinione, il nostro dissenso, rispettare chi è "diverso" e chi è meno fortunato di noi.