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La magia dell’Amiata Piano Festival "Musica colta, territorio fantastico"
Seconda parte dell’Amiata Piano Festival al Forum Fondazione Bertarelli di Poggio del Sasso, da giovedì 27 a domenica 30. Una manifestazione che da diciotto anni ha legato le suggestioni del paesaggio di questo angolo quasi nascosto di un territorio straordinario a quelle della musica colta, creando un contesto che a ogni edizione vede tornare spettatori da tutto il mondo, dal Giappone e dagli Usa, per assistere agli spettacoli proposti, sotto la direzione e la coordinazione artistica di Maurizio Baglini e Silvia Chiesa, protagonisti della serata del 29 che celebrerà il loro trecentesimo concerto insieme, rispettivamente al pianoforte e al violoncello. Questa fase del festival, intitolata ‘Euterpe’, si aprirà giovedì 27 con un sestetto e quintetto tutto Mendelssohn, venerdì 29 ci saranno Alexander Kashpurin e Luigi Carroccia al pianoforte, domenica 30 infine la serata ‘Popsongs’, con un’antologia di brani popolari rielaborati. "Proponiamo sempre questo schema – afferma Baglini – con quattro concerti molto diversi tra loro per andare incontro a gusti diversi e abbattere le barriere musicali". Un’idea diventata negli anni una parte importante di questo festival che ha vinto una scommessa: portare a Poggi del Sasso una manifestazione di musica colta di richiamo internazionale. "Maurizio ha avuto l’intuizione di portare musica e quindi cultura – afferma Chiesa – in un luogo bellissimo, non ancora turistificato, che offre la possibilità di una vacanza nella natura e di ascoltare concerti in un forum che è stato recensito tra i migliori d’Europa".
Un contesto in continuo dialogo con la musica che ospita. "Anche solo trovarsi a guardare un tramonto durante un concerto o nell’intervallo di una prova – spiega Baglini – mentre il pubblico sorseggia un bicchiere di vino pregiato è qualcosa che ti arricchisce in un modo che un teatro non potrà mai replicare". "C’è un aspetto conviviale – aggiunge Chiesa – che è molto importante. Le degustazioni nell’intervallo e i momenti dopo il concerto avvicinano il pubblico ai musicisti e rendono possibile un dialogo che in una sala o in un teatro non può avvenire. E questo è un grande valore aggiunto". Quella del 29 sarà la loro serata. Un traguardo davvero straordinario il loro, che per trecento volte sono saliti assieme sul palco.
Riccardo Bruni