La cronaca di questi giorni ci porta due esempi che ci fanno capire che la "meglio gioventù" è in grado di lanciare messaggi edificanti anche a chi ha ormai i capelli grigi e, forse, vorrebbe vedere la realtà con parametri e retaggi del passato.
Oggi diamo conto dell’intitolazione a Lorenzo Santoni di una sala di lettura della Chelliana. Lorenzo ha vissuto la sua breve vita con passione e intensità a dispetto della disabilità che ha caratterizzato la sua esistenza.
E oggi raccontiamo anche di un giovane che come, si dice, si è messo in mezzo, per difendere una ragazzina dall’aggressione di un automobilista a dir poco esagitato. E questo suo gesto a noi fa tanto pensare all’"I care", "Mi interessa, ho a cuore" di don Milani.