REDAZIONE GROSSETO

La pena arriva fino a dieci anni di carcere

Il reato contestato può comportare anche l’ammenda di 150mila euro

"Homicide involontaire" altrimenti tradotto, omicidio colposo, il reato previsto dalla legge per le due 25enni che ritenute responsabili dell’investimento sulla via Georges-Pompidou (nella foto) e del decesso di Miriam Segato. Omicidio colposo, con aggravante di omissione di soccorso riconosciuto come "Délit de fuite" per il codice penale francese e, secondo la fonte riservata de Le Parisien, con l’ulteriore aggravante della guida in stato di ebbrezza. A differenza di Paesi che prevedono una legge specifica per gli incidenti stradali, in Francia, non esiste una legge ad hoc per questo tipo di delitto. Le disposizioni sono regolamentate dagli articoli 221-6-1 e 221-8 del codice penale e prevedono una pena minima di cinque anni di carcere e 75mila euro di ammenda, che può arrivare fino a 7 anni di carcere e 100mila euro di ammenda laddove viene commessa una "violazione manifestamente deliberata di uno specifico obbligo di prudenza o di sicurezza previsto dalla legge o il regolamento". Se le aggravanti sono più di una, la pena tocca i 10 anni di carcere e un’ammenda pari a 150mila euro. Questo potrebbero rischiare le due giovani implicate nella vicenda che, oltre a condurre il mezzo in stato di ebbrezza e in uno spazio pedonale, non hanno prestato soccorso alla giovane italiana che, dopo il ricovero alla Pité-Sapetrière è morta per le gravi lesioni subìte. Come previsto dal codice penale nell’articolo 221-8, inoltre, i colpevoli d’infrazione del codice della strada possono incorrere in pene complementari. Tra queste, la sospensione della patente fino a cinque anni o l’annullazione della stessa; il divieto di condurre certi tipi di veicoli; la confiscazione del mezzo; il divieto di esercitare attività professionale o sociale. C’è da capire quali saranno gli sviluppi della vicenda e quali le eventuali decisioni dei magistrati, considerato che, ad oggi, in Francia, manca una vera e propria la regolamentazione sul monopattino elettrico.

Francesca Sabatini