REDAZIONE GROSSETO

La preoccupazione di Federagit: "No alle deroghe sulle guide turistiche"

Legge sulle guide turistiche: la nuova normativa non soddisfa gli addetti ai lavori. La presidente di Federagit Lucilla Dani commenta l'articolo 3 e chiede al ministro Santanchè di rivedere la legge per tutelare i turisti e qualificare l'offerta dei professionisti abilitati.

La preoccupazione di Federagit: "No alle deroghe sulle guide turistiche"

C’è la nuova normativa che regola la professione della guida turistica ma la legge non soddisfa gli addetti ai lavori. Cerca di fare luce sulla vicenda Lucilla Dani (nella foto), presidente provinciale Federagit. Dani commenta l’articolo 3 della Legge sulle guide turistiche che, spiega, "permette l’esercizio della professione senza i requisiti se su base temporanea e occasionale, e in caso di aperture straordinarie, organizzate da persone giuridiche ed enti del terzo settore, di siti non qualificabili come istituti o luoghi di cultura. Come dice la presidente nazionale di Federagit Micol Caramello, molti sono i punti che, dopo interventi congiunti, vengono disattesi in questa ultima stesura, che ci auguriamo possa essere rivista così da creare definitivamente una legge adeguata ad una categoria di professionisti che curano un settore economico così importante. Solo chi è in possesso dei requisiti previsti dalla legge può esercitare la professione di guida turistica. Introdurre eccezioni vuol dire vanificare l’obiettivo della legge sulle guide turistiche, che è quello di tutelare dall’abusivismo i turisti e di qualificare l’offerta dei professionisti abilitati. Si pensava di professionalizzare e qualificare il turismo, mentre in realtà si lascia aperta la porta all’abusivismo. La norma sul volontariato, senza limiti precisi, non è gestibile. Così come inserire il tirocinio invece di prevedere una prova attitudinale o un esame per riconoscere le guide estere ma ancor più grave, non riconoscere, tra le finalità della visita guidata, anche lo scopo didattico". "Sinceramente – conclude Dani – ci aspettiamo che il ministro Santanchè non disattenda le aspettative di un lavoro che in questi anni si è svolto insieme".