
Alcuni agricoltori chiedono di poter parlare dei loro problemi al Festival. Fais: "Situazioni irrisolte, non ci fermeremo finché il Ministero non ci aiuterà".
GROSSETOLa protesta degli agricoltori vuole tornare sul palco di Sanremo. Dopo che lo scorso anno l’allora conduttore Amadeus ha letto in diretta dall’Ariston un messaggio del movimento ‘Riscatto Agricolo’, oggi i lavoratori riuniti sotto la sigla ’Agricoltori italiani’ hanno scritto una nuova lettera, inviata agli organizzatori della kermesse. "Carissimi telespettatori, un grazie alla Rai e al palco di Sanremo per poter dare ancora una volta voce agli ’Agricoltori Italiani!’, si legge nell’incipit della lettera che è già nelle mani degli organizzatori della kermesse canora.
"Un anno di proteste, di sacrifici, ognuno di noi ha lasciato la propria azienda seguendo quella piccola speranza di cambiare il nostro settore. Lo urleremo sempre più forte, abbiamo bisogno del giusto prezzo dei nostri prodotti, di un’agricoltura italiana messa al centro dell’attenzione da parte della nostra politica e non svenduta alle multinazionali!", prosegue la missiva. La lettera parla anche dei nuovi progetti: "Riflettiamo sui nuovi progetti green dove ettari ed ettari di paesaggi diventeranno grandi estensioni di pannelli fotovoltaici, dove prima venivano girate le più belle scene di alcuni film prestigiosi vedremo solamente il riflesso del sole su pannelli solari – aggiungono – Immaginate Sanremo diventare un palco per soli cantanti stranieri. Siamo orgogliosi della nostra nazione e del nostro lavoro e lo difenderemo fino all’ultima azienda agricola presente sul territorio!", si legge ancora.
La lettera, che gli agricoltori chiedono sia letta sul palco nel corso della manifestazione, prosegue poi lanciando un appello ai cittadini: "Confidiamo nei cittadini che capiscano quanto è importante il nostro cibo, sia per noi produttori ma anche per la loro salute. Vi chiediamo il vostro sostegno morale, di sostenere le piccole realtà rurali che vediamo fuori dalle città italiane per poter continuare a proteggere tutti quei paesaggi che tutti postiamo con un bel tramonto. Vorremmo dedicare un applauso in ricordo di tutte le vittime che si sono suicidate per la questione quote latte, chi è morto per colpa delle alluvioni e per chi non riesce più a portare avanti la sua azienda, insieme possiamo ancora cambiare il nostro settore, migliorare l’Italia e farla tornare grande al posto che merita", conclude.
"Vogliamo alzare un velo sulle nostre problematiche perchè da un anno a questa parte non è successo niente – ha iniziato Salvatore Fais, agricoltore maremmano che è uno dei più attivi con il movimento ’Agricoltori Italiani’ - Speriamo che una piccola delegazione possa salire sul palco dell’Ariston per leggere la lettera, massimo due, tre persone, altrimenti ci accontenteremo che venga letta ad una platea così grande e importante. Purtroppo - chiude - i prezzi sono rimasti alti, speriamo che il Mistero ci ascolti. Intanto oggi marceremo con i nostri trattori da Capalbio a Civitavecchia e domani (sabato ndr.) saremo a Roma per una manifestazione che partirà a Torrimpietra fino a piazza Irnerio. E continueremo finchè il MInistero non ci darà ascolto".
Matteo Alfieri