La Regione modifica la legge su proposta del Comune di Capalbio

La Regione Toscana modifica la legge sull'edilizia sostenibile su proposta del Comune di Capalbio, salvaguardando le pratiche edilizie precedenti al marzo 2024. Soddisfazione per l'amministrazione locale.

La Regione modifica la legge su proposta del Comune di Capalbio

La Regione modifica la legge su proposta del Comune di Capalbio

Edilizia sostenibile, la Regione modifica la legge su proposta del Comune di Capalbio. Grande soddisfazione per l’amministrazione della Piccola Atene. La Regione Toscana, a seguito della modifica del parametro di calcolo degli incentivi urbanistici per l’edilizia sostenibile, sostituendo la superficie da "calpestabile" a "edificabile", aveva ridotto il valore su cui misurare l’incentivo mettendo a rischio tutti gli interventi legati alle pratiche edilizie presentate e ai titoli edilizi rilasciati precedentemente all’entrata in vigore della riforma. Adesso la Regione ha introdotto una norma transitoria che fa salve le varianti in corso d’opera ai titoli rilasciati e le nuove istanze presentate prima dell’entrata in vigore della modifica normativa, che avrebbe messo in seria difficoltà gli stessi cittadini.

"Apprendiamo con grande soddisfazione – commenta il sindaco Gianfranco Chelini – che la Regione ha accolto la nostra proposta, ovvero quella di intervenire normativamente e tutelare le varianti ai titoli edilizi rilasciati nella fase precedente alla modifica della legge. Ringraziamo il presidente Eugenio Giani, il consiglio regionale, la giunta regionale e i gruppi di maggioranza che hanno presentato e sostenuto la nostra proposta". "Così salviamo tutte le pratiche dei cittadini antecedenti marzo 2024. Con la modifica – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Marzia Stefani – si consente sia alle varianti agli interventi edilizi, per i quali era stata già presentata la Scia od ottenuto il rilascio del permesso di costruire prima del 28 marzo 2024, che alle istanze presentate antecedentemente a tale data, non ancora evase, di non essere compromesse o bloccate da una variazione normativa entrata in vigore in un secondo momento".