ALBERTO CELATA
Cronaca

La riflessione di don Enzo: "Mi auguro più dignità per i poveri e i fragili"

Il direttore della Caritas sottolinea come la nuova sede dell’associazione e il carcere che dovrà essere costruito vanno avanti grazie al fattore umano ovvero ai volontari e agli operatori dell’amministrazione penitenziaria.

Don Enzo Capitani chiede un maggiore impegno per i poveri e per i fragili

Don Enzo Capitani chiede un maggiore impegno per i poveri e per i fragili

Trascorso il Natale, l’augurio che, abitualmente ci scambiamo più spesso è quello di "una buona fine e un buon principio". E qual è l’augurio che don Enzo Capitani, direttore della Caritas fa alla sua città?

"Credo che l’augurio che possiamo fare a Grosseto e ai grossetani è quello di dare dignità ai poveri e ai fragili, ricordando che nel modo animale, e quindi anche in quello umano, ogni gruppo si muove con i passi degli ultimi e dei cuccioli. Sono loro a dettare i passi ai primi, ai più robusti, altrimenti le distanze si allungano, aumentano e i fragili si perdono. Occorrerebbe più attenzione da parte di chi ha il potere di guidarci verso gli anni a venire: Chiesa e istituzioni politiche".

La dignità alle persone si dà con le cose, ma anche con i luoghi. "Esattamente per dare dignità occorrerà mettere mano anche a luoghi adatti. Penso ad esempio alla costruzione della nuova sede della Caritas e del nuovo carcere, cattedrale del dolore e della speranza come dice Papa Francesco. Sono due realtà, due costruzioni, che parlerebbero da sole di dignità, ma attualmente vanno avanti per la forza e l’accoglienza dei volontari e degli operatori dell’amministrazione penitenziaria. È il fattore umano che sorregge queste due realtà inadeguate per le persone che hanno bisogno o che devono scontare una pena".

Un invito a fare di più, ma a chi lo rivolge? "L’invito è per chi ha il potere di farlo, che lo faccia, aldilà delle promesse o delle motivazioni, pur presenti, addotte per i ritardi (‘non ci sono i soldi’), che sono la migliore giustificazione della nostra indifferenza. Martin Luther King diceva: ‘Non temo la cattiveria dei cattivi ma l’indifferenza dei buoni’".

In Maremma poi il lavoro continua ad essere un problema. "Infatti non possiamo dimenticarci della mancanza di lavoro. Si parla sempre della bellezza, del turismo e della natura, ma intanto il lavoro stagionale si è ridotto da 4 a 2 mesi, se non addirittura a un mese e mezzo. Il lavoro è veramente povero, e poi ci sono troppi incidenti sul lavoro anche da noi. Mi verrebbe da dire: tanto sangue, poco pane".

E anche sul fronte della cultura e dell’educazione dei giovani e dei minori c’è da lavorare. "Dobbiamo impegnarci di più. Occorre che ci riappropriamo della trasmissione dei valori, che abbiamo ceduto ai social. L’amore, l’abbraccio, il sostegno non possono essere delegati a uno smile o a un like dei social, ma alimentati da una concretezza e da un dialogo che anche se conflittuale è molto meglio di un’offesa urlata su un post. Solamente se noi adulti ci impegneremo a riprendere il nostro interesse per i ragazzi, potremo essere l’unico argine alla violenza che sembra farla da padrona tra i minorenni. Se al contrario noi adulti cediamo il nostro interessarci a loro, essi cercheranno sempre di più conforto, calore, considerazione e accondiscendenza nella droga e nell’alcol. Non è un caso che oggi nessuno parla più dei pericoli della droga. Non è un caso se oggi in carcere ci sono molti giovani accusati di violenza in famiglia".

A lei sta molto a cuore anche il problema della casa. "Da ultimo, ma non per ultimo, bisogna impegnarci con strategie condivise e politiche per il diritto all’abitazione. In troppi, soprattutto a Grosseto, si trovano a gestire problemi per avere un tetto sopra la testa. Testimoniare la propria fede per chi è cristiano significa vivere l’incarnazione nella storia dell’umanità, per chi ha responsabilità politiche, ricordiamo invece che l’unica politica è quella dell’attenzione a tutte le persone, stranieri compresi, e che l’unico interesse è il perseguimento del bene comune, mai di una parte sola. Auguri a tutti".