La sanità vista dal Pd: "Ancora tagli alle risorse. Serve una mobilitazione"

Bonaccini punta il dito contro le scelte del Governo e chiede una presa di posizione forte "La soglia di spesa è scesa sotto al 7 per cento, diventiamo il fanalino di coda dell’Europa".

La sanità vista dal Pd: "Ancora tagli alle risorse. Serve una mobilitazione"

La sanità vista dal Pd: "Ancora tagli alle risorse. Serve una mobilitazione"

"Curarsi non è un privilegio, ma un diritto". E’ il titolo del convegno che si è svolto ieri sera in sala Pegaso della Provincia e che ha affrontato il tema del diritto alla salute e della garanzia dei servizi sanitari. L’attuale situazione descrive un sistema in affanno per mancanza di risorse e di professionisti sanitari.

"Serve una mobilitazione nazionale". Ha iniziato così Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna e presidente del Partito Democratico, durante l’incontro organizzato dal Circolo Pd di Gorarella.

"Lo dico da cittadino e da esponente del Pd – ha proseguito –. L’attuale Governo ha tagliato ancora i fondi sulla sanità, portando la soglia della spesa sotto il 7%. Le previsioni di bilancio dicono anche che la spesa si aggirerà al 6,2%, ovvero il fanalino di coda dell’Europa".

Poi chiude: "I livelli assistenziali in Emilia Romagna e in Toscana sono i migliori sulla carta, ma se chiedete ad un cittadino se è contento dei servizi dirà sicuramente di no. Il Governo punta al metodo lombardo, che però per la metà è privato e non va bene. Chiediamo dunque una mobilitazione seria e non le briciole come sta facendo Giorgia Meloni".

"Il Partito Democratico su questo ed altri temi, come il salario minimo, sta portando avanti delle iniziative e delle proposte per aumentare il fondo sanitario italiano che risulta tra i più bassi dei paesi Ocse – ha aggiunto Mariano Genovese, segretario del circolo di Gorarella del Pd – Abbiamo colto la disponibilità del presidente Bonaccini per un momento di ascolto e di confronto con i cittadini, nonché per condividere le azioni da proporre al Governo in vista della prossima legge di bilancio, per garantire la sopravvivenza del sistema sanitario e dei principi di uguaglianza e universalità che da sempre lo contraddistinguono".