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La scelta di Acquedotto del Fiora. Niente nuova sede alla Stazione

Lo ha detto il presidente Roberto Renai durante la seduta delle commissioni consiliari II e IV

La scelta di Acquedotto del Fiora. Niente nuova sede alla Stazione

Lo smart working funziona, mentre sono necessari nuovi investimenti per l’infrastruttura idrica e depurativa, Acquedotto del Fiora ha quindi deciso di non costruire più una nuova sede davanti alla stazione di Grosseto. L’area, già individuata alcuni anni fa per la realizzazione di un fabbricato di proprietà di AdF, verrà dunque utilizzata in un altro modo. Resta dunque intatto il cantiere e la relativa recinzione, in attesa di verificare con il Comune come sarà impiegata la zona in precedenza individuata come nuova sede di AdF. A spiegare le motivazioni il presidente Roberto Renai, che ha partecipato ieri mattina alla seduta congiunta delle II e IV commissioni consiliari del Comune di Grosseto, che aveva come oggetto l’area antistante la stazione adiacente a piazza Marconi. Secondo Renai l’emergenza Covid è stata il punto di svolta. "Fino all’avvento della pandemia – spiega – la prospettiva era quella di costruire in quell’area una nuova sede aziendale. Con l’aggravarsi dell’emergenza sanitaria e le relative misure restrittive il quadro cambia, influenzando e modificando la vita delle persone e le modalità lavorative. Il nuovo scenario pandemico trasforma il mondo e ridefinisce le priorità. Durante l’emergenza la prima necessità era la tutela della salute. AdF ha agito mettendo in atto tutte le azioni per tutelare la salute dei lavoratori e della collettività, con un forte impulso all’innovazione, ai nuovi servizi digitali, adottando nuove modalità di lavoro, a partire dallo smart working che rappresenta oggi, per AdF, una realtà matura e consolidata. Verificata la bontà della scelta, l’azienda ha ridisegnato le sue politiche di crescita e sostenibilità, ritenendo non più prioritaria la realizzazione di una nuova sede, viste anche le diverse sedi aziendali già presenti a Grosseto e considerata la fine della concessione al 2031. La priorità è indirizzare gli investimenti sulla realizzazione e miglioramento dell’infrastruttura idrica e depurativa, sull’innovazione e la sostenibilità, nell’interesse dei cittadini e dell’ambiente". "Alla luce del mutato contesto – conclude Renai – AdF avvia un’interlocuzione con il Comune e si rende disponibile a ricercare una nuova prospettiva condivisa". Nella tipologia di un nuovo intervento, AdF è disponibile a condividere, con il Comune, un progetto di sistemazione temporanea, procedendo alla rimozione della recinzione, con una parte adibita a verde, con soluzioni comunicative di accoglienza per chi arriva in treno a Grosseto. Non è esclusa anche la realizzazione di parcheggi per i propri dipendenti.