"La sicurezza fa scuola". Presentato il protocollo d’intesa per la formazione dei giovani

Firmato ieri al Palazzo di Governo il documento che impegna diversi "attori" istituzionali per un’azione di prevenzione degli incidenti sul lavoro attraverso incontri con gli studenti.

"La sicurezza fa scuola". Presentato il protocollo d’intesa per la formazione dei giovani

La presentazione del protocollo per la sicurezza con i rappresentanti delle istituzioni che lo hanno firmato in Prefettura

Maggiore conoscenza indirizza verso una maggior sicurezza. Senza andar lontani, se il primo articolo della Costituzione Italiana afferma che "l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro" proprio da questo aspetto non può che essere il luogo lavorativo uno spazio dove è presente la sicurezza prima di tutto. Nasce dunque il protocollo d’intesa "La sicurezza fa scuola" per avere in mano la consapevolezza di come comportarsi in futuro sul campo lavorativo per gli studenti firmato ieri al Palazzo del Governo dalla Prefettura di Grosseto Ufficio territoriale del Governo, la provincia di Grosseto, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Grosseto, Inps. di Grosseto, Inail di Livorno-Grosseto, Asl sud-est, Ufficio Scolastico provinciale di Grosseto, I’Anmil provinciale di Grosseto. Le parti firmatarie collaboreranno per promuovere, diffondere nell’ambito del sistema educativo di istruzione e formazione, la cultura della sicurezza, della responsabilità e della salute negli ambienti di vita e di lavoro, nonché l’acquisizione di un bagaglio di esperienze e buone pratiche. Per la gestione e il monitoraggio delle attività è costituito un Tavolo permanente in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro presso la Prefettura. "Con orgoglio possiamo dichiarare che è uno dei primi protocolli in Toscana sul tema sicurezza – afferma il prefetto Paola Berardino –. Vogliamo portare la sicurezza sui luoghi di lavoro nelle scuole all’interno della materia dell’educazione civica perchè è risaputo da tutti che se la nostra Repubblica è fondata sul lavoro, se il lavoro è il luogo di crescita e realizzazione personale non può che essere sicuro. Speriamo di portare dei risultati".

"La cultura della sicurezza è un argomento che la scuola affronta grazie anche all’educazione civica – dichiara il dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale Gabriele Marini – in modo trasversale e questo protocollo vuole rafforzare e mettere in evidenza quanto sia necessario radicare già dall’età scolare l’aspetto della sicurezza per porsi già nell’ottica di ciò che andranno affrontare dopo il percorso formativo".

"Vogliamo stabilire relazioni in un mondo dove le informazioni si ricercano su internet – dice Maria Francesca Santoli, responsabile dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Grosseto – invece così saranno delle persone ad andare nelle scuole e potranno dialogare per stabilire contatti reali". "Il protocollo è dedicato a Graziano Campinoti, il nostro presidente appena scomparso – ha detto David Magini, Anmil provinciale –. Lo abbiamo costruito tutti insieme, siamo convinti che le leggi esistono ma non vengono applicate"."Le scuole devono essere il luogo di formazione per apprendere la cultura anche sotto il punto di vista della sicurezza –dice il vicepresidente della Provincia Valentino Bisconti – per conoscerne le regole ed i diritti affinchè i ragazzi possano essere pronti per affrontare il loro futuro lavorativo". "L’Asl Toscana sud est punta sulla logica della sicurezza – ha spiegato Giorgio Briganti, direttore del dipartimento di Prevenzione dell’Asl sud est- il dipartimento prevenzione è in prima linea su tutte le iniziative volte a coltivare la sicurezza sui luoghi di lavoro. Dobbiamo creare relazioni per costruire una comunità del domani".

"Usciamo dalla logica del singolo soggetto – afferma Giovanni Lorenzini, della Direzione territoriale Inail Livorno e Grosseto – ma andiamo a coprire una formazione ampia nell’ambito scolastico, per creare anche una cultura di prevenzione". "E’ importante intervenire sulle scuole – conclude il dirigente provinciale Inps, Gianni Niccolini – perchè spesso i giovani non danno peso al tema della sicurezza sul lavoro e legalità, affinchè possa diventare anche una materia d’insegnamento nelle scuole per una maggiore conoscenza".

Maria Vittoria Gaviano