MARIA VITTORIA GAVIANO
Cronaca

La sicurezza stradale: "Rispettare le regole è rispetto per sé e gli altri"

Circa 250 studenti ieri mattina hanno partecipato all’evento che si è svolto nella sala Eden. Il prefetto: "Comportarsi correttamente mentre si è alla guida è educazione civica".

Alcuni degli studenti che ieri mattina hanno partecipato all’evento che si è svolto nella sala Eden

Alcuni degli studenti che ieri mattina hanno partecipato all’evento che si è svolto nella sala Eden

"Siamo i primi a poter garantire la sicurezza stradale a noi stessi e agli altri". Regole come pillole di salvezza. Ieri alla Sala Eden si è parlato di sicurezza stradale con molti relatori all’evento "In-sicurezza stradale. Ragazzi amiamo la vita" promossa dal Parlamento regionale degli studenti. Una sala gremita di giovani, di coloro che si affacciano da poco al contesto stradale in autonomia, quindi durante l’incontro che ha visto la presenza di Istituzioni e Forze dell’ordine sono stati mandati messaggi fondamentali per un corretto stile da adottare come cittadino che vuole garantire sicurezza a sé ma non solo, perché la propria sicurezza incide anche sulla sicurezza altrui. Circa 250 ragazzi di vari istituti scolastici hanno presenziato all’evento.

"La sicurezza stradale è educazione civica e responsabilità civica – afferma il prefetto Paola Berardino –. Questi sono aspetti importanti e quando la richiesta viene dai giovani è ancora più importante affrontare temi fondamentali come questo".

"La sicurezza stradale non è solo un insieme di norme e regole, punizioni e divieti – dice il presidente della Provincia, Francesco Limatola – ma è soprattutto cultura, responsabilità, prevenzione ed educazione a partire dai giovani che sono il futuro ma soprattutto presente, e che possono essere promotori di una cultura del rispetto e cambiamento".

"La Polizia stradale è molto sensibile all’argomento prevenzione, non facciamo solo repressione – spiega Lucia Adele Merli, comandante provinciale della Polstrada –. Vogliamo far capire che le regole che il codice impone non sono limitazioni alla libertà di chi guida ma, al contrario, preziose alleate della sicurezza. Rispettare le regole consente di ritornare sani e salvi a casa. L’incidentalità è un tema sempre attuale, le vittime sono ancora troppe. C’è stata una riduzione negli anni di incidentalità e mortalità, però i numeri sono ancora troppo alti. Notiamo nei giovani l’over confident, situazione pericolosissima: il giovane pensa di non avere limiti, si sente onnipotente e invincibile. Dobbiamo ricordarci che i primi a garantire la sicurezza stradale siamo noi stessi".

"Dobbiamo responsabilizzare i ragazzi di tutte le età – afferma Roberto Galloni, funzionario reparto Polizia stradale della Polizia municipale –. Il messaggio verte sul rispetto delle regole, non si può guidare in stato di ebrezza, invito i ragazzi ad organizzarsi facendo in modo da avere sempre un soggetto che si metta alla guida senza aver bevuto alcolici. Non pensiate che la conseguenza delle regole non rispettate siano le multe, ma pensate a chi non torna a casa per colpa di chi non ha rispettato le norme".

"Oltre che essere docenti siamo educatori e dobbiamo guidare i ragazzi nelle attività che sono al di fuori della disciplina – spiega Franca Abazia, docente della scuola Chelli e coordinatrice regionale del Parlamento studenti –. Il Parlamento regionale degli studenti quando è nato ci si è aperto un mondo e abbiamo capito che la Regione Toscana stava investendo nei giovani".

E poi loro, i ragazzi, che sanno sempre emozionarsi e far emozionare raccontandosi.

"Ho perso un familiare in un incidente stradale – racconta Luca Mariotti dell’Istituto Commerciale di Albinia –. Sono sensibile all’argomento della sicurezza stradale e cerco sempre di interessarmi. Questa cosa mi ’appartiene’ perché mio cugino ha perso la vita a 25 anni in strada e mio fratello ha avuto un incidente con gravi conseguenze fisiche. Questi incidenti dovuti a distrazione umana potevano essere evitati".

"I relatori dell’evento hanno portato i dati che sono stati importanti – dice Gabriele Lozzi del Polo liceale Aldi –. Magari domani qualche ragazzo che sarà in strada penserà a qualche pillola raccontata dalle Forze dell’ordine ed adotterà un comportamento migliore sulla strada".

Maria Vittoria Gaviano