La montagna ha visto arrivare la sua prima neve di stagione. Forse chiamarla nevicata è eccessivo, ma una spruzzatina di bianco è bastato per risvegliare gli entusiasmi. In questi giorni in vetta tutti sono a lavoro per terminare gli ultimi lavori e ritocchi prima della nuova stagione invernale. A chi spetta il lavoro più duro e al tempo stesso il più delicato è alla Isa Impianti alle prese tutte le attività di revisione della seggiovia Macinaie. Praticamente è stata completamente smontata, sono stati sostituiti i singoli componenti che non hanno superato i test e adesso è arrivato il tempo del lavoro più delicato. È stato allestito il cantiere ed è stata smontata la fune su cui si muovono le sedie della seggiovia. Questa è stata sostituita con una nuova e adesso va nuovamente rimontata. È un’operazione che richiede un gran lavoro di un’equipe specializzata e infine, una volta rimontata la seggiovia sarà sottoposta a vari test.
Se la seggiovia è adesso un cantiere a cielo aperto, un altro grande lavoro si sta facendo sull’impianto di innevamento artificiale a partire dal lago di Pratolungo, dove è stato riparato il telo impermeabilizzante.
"Abbiamo poi proseguito – commentano dalla Isa – con le prove di servizio delle stazioni di pompaggio e delle macchine di produzione neve (cannoni ed aste), che sono state controllate ma che ancora devono essere posizionate lungo le piste in prossimità degli idranti dove arrivano acqua e corrente".
Stanno facendo un grande lavoro anche gli uffici della società Isa. In questi giorni hanno stilato e pubblicato sul sito web della società i prezzi dei nuovi skipass. Ancora una volta a dominare è però l’incertezza nel senso che i due versanti della montagna devono riuscire a trovare una sintesi per promuovere ai turisti uno skipass unico, cioè un’unica tessera valevole per le piste di entrambi i versanti. Intanto le condizioni meteo degli ultimi giorni hanno riportato sull’Amiata temperature pungenti, quasi un assaggio di inverno. Tutti gli operatori turisti, in vista del Natale incrociano le dita.
Nicola Ciuffoletti