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L’area interessata dall’infestazione della Xyllela, i punti rossi sono le zone di maggiore concentrazione che hanno portato ad ampliare l’area
MONTE ARGENTARIOL’infestazione della Xylella Fastidiosa all’Argentario e Orbetello continua e supera i 200 ettari. E la Regione vieta l’impianto delle "piante specificate" – come poligala, ginestra comune, cisto, alaterno, calicotome, mandorlo, lavanda, albero di giuda, eleagno, fico e rosmarino – e lo spostamento del materiale di risulta di sfalci, potature e altri lavori di manutenzione all’esterno delle zone delimitate. Nonostante per 56 zone infette presenti nei due comuni non sono state rilevate negli ultimi quattro anni altre piante infette, sono invece molte le aree in cui la Xylella Fastidiosa continua a fare danni. Nell’ultimo anno sono stati modificati i confini delle zone infette e delle zone cuscinetto. Per ridurre il rischio di diffusione è necessario intensificare le indagini istituendo, all’interno della zona indenne, una "zona di sorveglianza rinforzata" intorno alla zona cuscinetto di 2,5 chilometri. Verranno effettuate indagini intensive per verificare l’eventuale presenza di piante infettate. Viene inoltre istituita una nuova "zona di sorveglianza rinforzata" ai confini del Lazio, in cui sono state rinvenute piante infette da Xylella prossime al confine con la Toscana. Il batterio viene trasmesso dalle piante infette a quelle sane da insetti conosciuti come "Cicaline", insetti polifagi normalmente presenti a Monte Argentario e Orbetello. Sono presenti da alcuni anni focolai del batterio, estesi già su più di 200 ettari. La possibile espansione costituisce un grave pericolo per l’igiene pubblica, l’integrità del paesaggio e dell’ambiente e per la sicurezza delle attività agricole, dato che il batterio tende ad espandersi velocemente, veicolato da insetti vettori. Il Servizio Fitosanitario regionale dispone il divieto di rimuovere le piante specificate agli operatori professionali e ai centri di giardinaggio, vietando lo spostamento all’esterno della zona delimitata dei residui di potatura delle piante. Il materiale vegetale, se prodotto a Monte Argentario, deve essere conferito nel centro di raccolta in via del Campone. Nel comune di Orbetello nella zona delimitata dovrà rimanere per almeno 7 giorni per la completa essiccazione. Poi deve essere conferito in un centro di raccolta autorizzato. La mancata osservanza comporta una sanzione amministrativa da 1.000 a 6.000 euro. In caso di comportamenti impeditivi verrà valutata la denuncia all’autorità giudiziaria.
Andrea Capitani