ROBERTO PIERALLI
Cronaca

Lago dell’Accesa, i soliti problemi. Turisti in gran numero e poche regole

La prima domenica di sole ha fatto registrare molti comportamenti scorretti

Piccole tende e sdraio prendisole nelle pedane sulle sponde del lago dell’Accesa nella giornata di domenica

Piccole tende e sdraio prendisole nelle pedane sulle sponde del lago dell’Accesa nella giornata di domenica

È stata sufficiente una domenica di sole, dopo un inizio di primavera incerto, per riportare la gente, tante persone, sulle rive del lago dell’Accesa e si sono risentite, purtroppo per l’ennesima volta, le solite lamentele per la grande affluenza e per l’uso non consentito di certe attrezzature. Le vicende che si alternano sull’uso scorretto del lago e delle sue sponde, con l’arrivo del bel tempo, si sommano e così si tornano a mettere insieme sequele di lamentele perché, fra le altre cose denunciate, si rammentano i tuffi nel lago, con nuotata abbinata, da parte dei cani che i proprietari fanno compiere alle loro bestiole. In più, nella zona adiacente alle rive è ormai uso – nonostante i divieti –, lasciare liberi di scorrazzare i cani senza tener conto che ci sono persone o bambini che non amano convivere momenti di relax con gli animali. E le pedane, a suo tempo installate per prendere il sole, sono state prese d’assalto alle prime ore del mattino con distese di teli.

Poi di nuovo parcheggi selvaggi a conferma che la zona merita, intanto, un primo intervento con sistemazione dell’ara di sosta.

Fra le osservazioni c’è anche quella della mancanza, nei primi giorni festivi di quest’anno, del solito furgone attrezzato per la confezionatura di cibi. Giornata poco fortunata, comunque, quella di domenica, perché a tutte queste magagne si è aggiunta la ricerca di asparagi con le persone sparse, anche in un vicino oliveto, dove, superata la recinzione, si sono avventurate.

Roberto Pieralli