Tra le due e le tre tonnellate di rifiuti il "bilancio" di quanto ripescato dalle acque del porto della Pilarella dai sommozzatori di Monte Argentario. Questo il risultato dell’operazione Mare Pulito a Porto Santo Stefano, tenuta ieri mattina nello specchio acqueo di fronte alla piazza dei Rioni.
L’evento è stato organizzato da Ama (Accademia Mare Ambiente dell’Argentario), dai Rotary Club di Orbetello-Costa d’Argento e di Monte Argentario con la piena collaborazione dei diving locali, con il patrocinio del Comune. In tutto sono sei le sacche da circa 500 chili l’una, fornite da Sei Toscana, raccolte dai sub dei centri diving santostefanesi, sotto l’attenta supervisione della Capitaneria di Porto e l’assistenza della Croce rossa, mentre hanno partecipato anche le classi quinte elementari dell’istituto "Mazzini" che in precedenza avevano svolto lezioni di sensibilizzazione sull’ambiente.
Sarà dunque necessaria una gru dell’azienda dei rifiuti per rimuovere le quasi tre tonnellate di materiale prelevato dal fondale. Poca per la verità la plastica rintracciata, mentre tra i rifiuti c’erano anche dei tavoli e delle sedie, forse gettati in mare durante qualche serata "brava" estiva, ma anche scarpe, bottiglie, piatti e bicchieri. Operazione che si era tenuta lo scorso marzo anche a Porto Ercole e che gli organizzatori vorrebbero ripetere almeno una volta l’anno.
"Abbiamo riempito sei sacche messe a disposizione da Sei Toscana – spiega la consigliera comunale Dharma Nettuno –, che smaltirà i rifiuti dopo averli prelevati con una gru. Devo dire che per fortuna non c’erano grossi rifiuti ingombranti e pericolosi, ma più che altro cose legate al turismo estivo. Ad esempio tre batterie, scarpe, piatti, bicchieri e molto vetro, ma anche due tavoli e tre sedie. Ci ha meravigliato, devo dire piacevolmente, che non abbiamo trovato molta plastica. I bimbi delle quinte elementari della scuola Mazzini Sant’Andrea che hanno partecipato sono stati molto curiosi, hanno potuto fare anche una lezione di biologia. In totale il materiale che è stato tolto dal mare ha riempito sei borsoni da circa 500 chili l’una, quindi tra le due e le tre tonnellate di rifiuti. Il nostro obiettivo è riuscire a ripetere l’iniziativa, sia a Porto Santo Stefano che a Porto Ercole, almeno una volta l’anno".
Andrea Capitani