REDAZIONE GROSSETO

"L’aumento dei tassi è un errore strategico"

L’associazione: "La decisione presa dalla Bce aggrava l’inflazione e contribuisce alla recessione"

"La decisione della Banca Centrale Europea di alzare i tassi d’interesse di mezzo punto percentuale è da ritenersi irresponsabile e sbagliata: la crisi attuale richiede strategie differenti, mentre il rialzo dei tassi causerà un aumento dei costi per le aziende e, di conseguenza, per i consumatori, aggravando inflazione e recessione". È la posizione di Confconsumatori, che chiede "una repentina marcia indietro già dalla prossima seduta del 2 febbraio 2023".

"La Bce pretende di affrontare la crisi inflazionistica attuale utilizzando strumenti ordinari imposti dalla dottrina liberista classica con aumento ripetuto dei tassi di interesse – commenta Antonio Pinto, responsabile Banche e Assicurazioni di Confconsumatori – ma la crisi attuale dipende da tensioni geo-politiche e non da un eccesso di domanda. Siamo, infatti, di fronte a un preciso aumento dei costi dell’energia e alla scarsità delle materie prime, dunque, la crisi non dipende da dinamiche del mercato ordinarie". Per Marco Festelli, presidente nazionale di Confconsumatori, "l’incremento dei tassi della Bce non solo non incide sui rincari, ma a sua volta provoca, come ormai è chiaro, un rialzo dei costi per le aziende e costi che poi vengono scaricati sui prodotti finali, quindi sui consumatori, e, per l’effetto, concorre all’aumento dell’inflazione".

Confconsumatori, rilevando che l’incremento dei costi è determinato anche dai tassi alti della Bce che contribuiscono decisamente alla recessione, chiede ufficialmente che "la Banca Centrale proceda con una repentina marcia indietro rispetto all’attuale strategia".