Lavori a Senzuno, che caos: "Sbagliato iniziare ora"

Goti (Prima Follonica) critica la tempistica sul cantiere appena inaugurato "L’estate si avvicina, per i commercianti sarà dura: rovinata la stagione".

Lavori a Senzuno, che caos: "Sbagliato iniziare ora"

Lavori a Senzuno, che caos: "Sbagliato iniziare ora"

FOLLONICA

"Se penso a Senzuno, penso ad uno dei quartieri più vivi e caratteristici, che raccontano al meglio la storia di Follonica, e siamo tutti d’accordo sul fatto che avesse bisogno di una riqualificazione urbanistica, oltre a quella fognaria, perché da troppo tempo lasciato a sé stesso". Inizia così Eleonora Goti, candidata sindaca con la lista civica "Prima Follonica". "Anzi, c’è da dire, meno male, dopo tante promesse, siamo arrivati ad iniziare i lavori, oggetto di tante campagne elettorali passate - aggiunge - La prevedibile retorica del "vi lamentate sempre anche quando facciamo", però, la stoppiamo subito, prima che nasca. Infatti, siamo tutti consapevoli che i cantieri creano disagi e che possono esserci ritardi dipendenti dal tempo o da altre situazioni contingenti, ma chi ci va a rimettere, in questo caso, sono i commercianti e le attività della zona, che avranno sicuramente disagi e perdita di fatturato. Il cantiere senzunese, infatti, è stato aperto a ridosso delle festività pasquali e potrebbe rimanere così ben oltre la data prevista per il ripristino della circolazione, in quanto, al momento, oggetto di attenzione da parte della Soprintendenza dei beni culturali, per essere affiorato, durante gli scavi, un muro risalente al 1800 circa. Perciò, ci domandiamo se era opportuno dare il via ai lavori, nella strada principale del quartiere, proprio in prossimità delle feste e della stagione turistica per eccellenza ormai alle porte". Poi prosegue: "L’Amministrazione dovrebbe sempre tenere a mente due cose semplicissime e di buon senso: pianificare le attività, frazionandole nel tempo in vari stralci, in modo da non intaccare la stagione turistica e di conseguenza le attività che con il turismo vivono; la seconda, l’amministrazione dovrebbe adottare le soluzioni di sua competenza, tese a ridurre, quantomeno, il peso fiscale per gli esercenti, ad esempio riducendo la Tari od azzerando l’imposta sull’occupazione del suolo pubblico. E queste soluzioni dovrebbero essere adottate come metodo, sempre, perché spesso ci si dimentica che l’amministrazione dovrebbe essere a sostegno dei cittadini e non viceversa".