REDAZIONE GROSSETO

Le antiche tradizioni. I giorni del ’Maggio’

Appuntamento speciale a ingresso gratuito mercoledì nella Distilleria Nannoni. Quattro gruppi maremmani canteranno le strofe legate all’evento popolare.

Quattro gruppi di cantori del Maggio saranno protagonisti mercoledì da ’Nannoni’

Quattro gruppi di cantori del Maggio saranno protagonisti mercoledì da ’Nannoni’

Un appuntamento con le tradizioni più antiche della Maremma quello in programma mercoledì nella Distilleria Nannoni, in località Aratrice, dove torneranno a vivere tra musica, canti e convivialità. L’iniziativa, dal titolo ’Cantori del Maggio in distilleria’, vedrà alternarsi diversi gruppi di maggiaioli, che porteranno tra le botti e gli alambicchi lo spirito autentico della festa del Maggio.

A partire dalle 17.30, la giornata si aprirà con l’esibizione dei ’Pettirossi di Roccastrada’, seguita, tra le 18 e le 19, dal gruppo ’Carbonai di Maremma’, custodi di un repertorio che racconta la vita e il lavoro della terra. Dopo una pausa, dalle 22 saliranno in scena i ’Maggiaioli del batacchio’, e infine, tra le 23 e mezzanotte sarà il turno dei ’Maggiaioli di Civitella’, pronti a chiudere la serata con canti propiziatori, richieste di buon raccolto e auguri per la nuova stagione.

L’evento è gratuito e si svolgerà nella sede della Distilleria Nannoni. Per partecipare è necessario prenotarsi inviando un messaggio WhatsApp al numero 331 7331114.

"Un’occasione speciale – dice Priscilla Occhipinti, titolare della distilleria – per riscoprire il valore della cultura popolare, immersi in un’atmosfera unica che intreccia tradizione, natura e spirito di comunità. Tra suoni di fisarmoniche, stornelli e brindisi, la distilleria si trasformerà per una sera in un crocevia di storie e di memoria collettiva, rendendo omaggio a una delle usanze più sentite della Maremma".

La tradizione dei Canti del Maggio, che ogni anno viene proposta il 30 aprile l’1 maggio, è tipica della Maremma ma è anche un’usanza talmente antica che rende difficile poter codificare la propria origine. Prevede che ogni anno si festeggi con fierezza, tra musiche e balli, l’inizio della prospera stagione dei raccolti. I Maggerini, musici storici maremmani, si recano in ogni casa ed in ogni tenuta di campagna per augurare con il ’Canto del Maggio’ il migliore e ricco raccolto primaverile ad ogni agricoltore.