Canti, balli, tanto folklore e tanta allegria. Durante la sera di domenica nei paesi ai piedi dell’Amiata e nei tanti borghi di collina è tornata protagonista la tradizione della Befana cantata. Donne e uomini vestiti con "cenci" e fazzoletti in testa hanno girato casa per casa portando canzoni e allegria. La Befana con il suo aiutante nel tardo pomeriggio di domenica è arrivata anche a Castel del Piano e ha incontrato i bambini nella contrada Poggio. Ad Arcidosso e a Santa Fiora ieri si sono svolti eventi dedicati ai bambini, inizialmente erano stati organizzati all’aperto ma a causa del maltempo la Befana è arrivata al Centro Giovani di Santa Fiora e al Nido di Fate di Arcidosso. Ma non sono mancati il divertimento e una bella atmosfera di festa. Anche quest’anno nel comune di Santa Fiora la tradizione della "Befanata" ha dato prova di grande vivacità.
Bagnolo, Bagnore, Marroneto, Santa Fiora e Selva ognuno ha la sua "Befana" e un gruppo di suonatori e cantori che la accompagnano fermandosi "casa per casa".
"Ancora abbiamo la tradizione di lasciare, la sera del cinque di gennaio – spiegano alcuni abitanti delle frazioni di Santa Fiora – la porta accostata segno di accoglienza". Perché si sa l’arrivo della Befana e di tutta la "Banda" è allegria, musiche e la speranza che questa possa portare la giusta fortuna per un altro anno da vivere. La brigata è composta da persone di ogni età unite dalla voglia di divertirsi, che accompagnano per le case e nei poderi la Befana, il Befano e in alcune frazioni la figlia della Befana, da maritare. Ogni anno insomma, quando si avvicina il 5 di gennaio ogni famiglia di queste zone si prepara a ricevere nella propria abitazione la rocambolesca comitiva stando al gioco delle battute, che non mancano mai, e ricambiando la visita con un dono che può essere del cibo o una mancia. La befana cantata ha animato anche i paesi del comune di Sorano. Dalle tradizionali befane di San Quirico a San Giovanni delle Contee a quella "rock" di Sorano fino a quella collettiva di Montevitozzo, dove a partecipare sono un numero considerevole di abitanti. In ogni paese il cinque sera è stata una grande festa nel segno della tradizione e del folklore.
Nicola Ciuffoletti