"Pensare a un futuro senza Covid. Le aspettative delle imprese per il 2021" è il titolo di un recentissimo lavoro del Centro studi di Cna sull’impatto economico della pandemia sulle imprese artigiane. E la risposta che arriva dall’analisi degli esperti è che la prima aspettativa, quella alla cui soddisfazione non si può rinunciare è che in questo 2021 cambi totalmente l’approccio alla gestione delle criticità economiche dettate dalla pandemia "altrimenti molte micro-imprese spariranno dal tessuto produttivo". Il 74,1% delle imprese coinvolte nell’indagine, infatti, immagina che la caduta del prodotto interno lordo italiano registrata nel 2020 possa essere recuperata solo parzialmente nel 2021. I comparti che le restrizioni anti-Covid hanno fermato o hanno rallentato in maniera sensibile (dal turismo ai servizi per la persona) propendono per una visione negativa dell’anno appena iniziato. Tra quanti operano in aree come i servizi per le imprese, dall’offerta immateriale e con ampie possibilità di intervenire da remoto, invece, si registra un minimo di ottimismo in più. E pure il 46,5% del comparto edilizio è ottimista perché punta tutto sul superbonus 110% e nelle altre agevolazioni previste per le costruzioni. "Questa indagine, condotta a livello nazionale, alla quale hanno partecipato anche imprese della nostra provincia, conferma quanto emerge dai contatti con i nostri imprenditori sulla prospettiva dell’anno che è appena iniziato – spiega Anna Rita Bramerini, direttore Cna Grosseto – dopo la caduta del prodotto interno lordo registrata nel 2020. Dalle risposte raccolte si comprende anche quanto possono avere influito, sul giudizio dato dalle imprese, gli aiuti arrivati con i vari decreti varati dal Governo. Ribadiamo che gli interventi di ristoro devono essere legati al calo di fatturato, come sta facendo la Regione Toscana, a prescindere dai codici Ateco".
CronacaLe imprese temono un 2021 in salita