![Irene Marconi spiega la scelta fatta dalla sua Amministrazione "C’è la Gora delle Ferriere vicina all’asilo e dalle elementari. Ma per un allarme meteo servirebbero valutazioni chiare e oggettive". Irene Marconi spiega la scelta fatta dalla sua Amministrazione "C’è la Gora delle Ferriere vicina all’asilo e dalle elementari. Ma per un allarme meteo servirebbero valutazioni chiare e oggettive".](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/ODViODc2MWYtNzA4Zi00/0/le-scuole-chiuse-valpiana-e-a-rischio-e-i-sindaci-vorrebbero-indicazioni-piu-chiare.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Irene Marconi spiega la scelta fatta dalla sua Amministrazione "C’è la Gora delle Ferriere vicina all’asilo e dalle elementari. Ma per un allarme meteo servirebbero valutazioni chiare e oggettive".
"Le due giornate di allerta meteo arancione non hanno fatto registrare particolari criticità sul territorio comunale di Massa Marittima, la piovosità è stata contenuta come dimostrano i dati dei pluviometri". Iniziano così il vicesindaco Maurizio Giovannetti e l’assessore con delega alla protezione civile Lorenzo Balestri. "Nelle ultime 24 ore a Valpiana si sono registrati 16 millimetri di pioggia, con un picco di 12,8 che si è verificato tra le 17.45 e le 23.45 di mercoledì. C’è stato comunque il massimo impegno da parte di tutta la macchina organizzativa della Protezione Civile per presidiare i guadi e l’intero reticolo viario, stando pronti ad intervenire giorno e notte in caso di necessità, per garantire la percorribilità delle strade. Fortunatamente non ce n’è stato bisogno". Una situazione, però che ha scatenato un vespaio di polemiche: "Non sono mancati i malumori – ha detto Irene Marconi, sindaca di Massa Marittima – rispetto alla scelta del nostro Comune di chiudere solo la scuola di Valpiana, motivata dal fatto che si trova in una zona adiacente al corso della Gora delle Ferriere, e che è pertanto un’area a rischio idraulico, lasciando aperte tutte le altre scuole, comprese le superiori frequentate da studenti pendolari". Secondo Marconi "ogni volta che arriva un’allerta meteo, noi sindaci ci troviamo di fronte a una decisione che, in qualunque modo venga presa, scontenta qualcuno. Chiudere o lasciare aperte le scuole? Qualunque sia la risposta, la polemica è assicurata. Una cosa è certa, la chiusura delle scuole non può essere fatta a cuor leggero, deve essere una scelta ponderata e ragionata, caso per caso. Non possiamo chiudere tutto in via precauzionale ad ogni allerta meteo, lo si deve fare solo quando realmente ci sono situazioni di rischio, anche perché i giorni di scuola persi, alla lunga, vanno recuperati o l’anno rischia di non essere valido. E neppure è corretto chiedersi perché alcuni sindaci chiudono e altri no: ogni territorio infatti ha criticità differenti". Poi chiude: "Quello che serve è un sistema di allerta più preciso e puntuale che consenta ai sindaci di decidere sulla base di analisi tecniche oggettive, calzate sul territorio. Guardando al futuro siamo alle fasi finali della progettazione della nuova scuola primaria e dell’infanzia di Valpiana, che sorgerà in una zona in cui le criticità legate al rischio idraulico, che interessano l’attuale edificio scolastico costruito molti anni fa, non saranno più un problema". "Delle due l’una – inizia la replica di Paolo Mazzocco, Consigliere di minoranza – se la scuola è a rischio i bambini vanno messi in sicurezza subito, a cinque minuti c’è il plesso scolastico principale e possono essere trasferiti lì. Dire poi che sarà costruita una nuova scuola in luogo più sicuro è una promessa senza copertura economica, senza tempi di realizzazione e, come spesso accade in questo paese, senza renderne conto poi ai cittadini". Secondo Mazzocco la verità taciuta invece è un’altra: "Se un’allerta arancione, non rossa che sarebbe veramente straordinaria, dove sono previste piogge più intense e temporali, il territorio non è in grado di assorbirle, vuole dire che abbiamo un territorio fragile e colpevolmente abbandonato, altro che previsioni inesatte o bombe d’acqua".