
Le terme di Pitigliano potrebbero restare ancora a lungo un sogno. Ma intanto, il complesso alberghiero termale che doveva sorgere poco fuori dal paese andrà nuovamente all’asta. La struttura, in un complesso in corso di costruzione fermo oramai dall’inizio del 2000 sembrava potesse diventare un propulsore per l’economia locale. Poi le difficoltà economiche, la crisi, lo stop ai lavori. Ed ora la struttura giace abbandonata
L’albergo termale, che si trova in località Tosteto Le Caldane, in una zona denominata Pantano Alto, andrà all’asta oggi al tribunale di Grosseto con un’offerta minima di un milione e 704mila euro. La struttura, che doveva nascere come un’oasi di benessere nel verde della zona del Pantano, si è appunto bloccata ad inizio degli anni Duemila.
L’edificio sarebbe stato composto da un albergo con 50 camere di lusso. Un progetto di un imprenditore privato che pensava di concludere i lavori in due anni, e che – secondo l’imprenditore all’epoca – avrebbe dato lavoro a 50-60 persone. Il progetto però si è arenato per sopraggiunta mancanza di finanziamenti. L’edificio è finito più volte all’asta, ma finora non si è fatto avanti nessuno. All’asta va quindi un complesso termale di 10 ettari, ben 100mila metri quadrati, tra terreni, edifici, strutture sportive indoor e outdoor. La struttura, realizzata in parte, si trova poco fuori da Pitigliano, su una collina di 400 metri con una bellissima visuale. In passato sono stati realizzati tre edifici principali (albergo, centro termale, centro benessere), oltre a dei fabbricati minori (spogliatoi, bar, piscine), ed ai terreni. Oggi ci passeggiano tranquillamente i cinghiali.