“Stiamo vivendo un dramma”. Strazio per Mattia e Leonardo, morti nell’incidente sulla Scansanese

Ancora non è stata fissata la data dei funerali dei due motociclisti morti domenica nello scontro frontale. Il ricordo dei compagni di scuola del 19enne: oggi un minuto di silenzio al "Manetti Porciatti"

Una delle moto coinvolte nell'incidente (foto Aprili). Nei riquadri le due vittime: da sinistra Mattia Cappellani, 18 anni, e Leonardo Di Marte, 38

Una delle moto coinvolte nell'incidente (foto Aprili). Nei riquadri le due vittime: da sinistra Mattia Cappellani, 18 anni, e Leonardo Di Marte, 38

Grosseto, 4 giugno 2024 – Uno strazio. Un via vai continuo all’obitorio del Misericordia per dare l’ultimo saluto e stringersi alle famiglie di Leonardo Di Marte e Mattia Cappellani, 38 e 19 anni. Morti nel terribile incidente in moto domenica mattina sulla Scansanese. Non si conoscevano, ma condividevano la stessa passione, quella della moto. Il più giovane voleva fare il meccanico, l’altro era un elettricista. Un destino beffardo li ha uniti come una serie di incroci del destino. Come quello della scuola, entrambi hanno frequentato il "Manetti-Porciatti". La mamma di Cappellani, fra l’altro, è la maestra del figlio di Di Marte. Ieri all’obitorio il medico legale ha effettuato la ricognizione cadaverica, adesso si attende il nullaosta del magistrato per la restituzione delle salme alle famiglie che dovranno fissare i funerali.

Ricordo straziante, ieri mattina, nella classe (la 5EN) del "Manetti-Porciatti". Mattia Cappellani tra pochi giorni avrebbe affrontato gli esami di maturità e poi era atteso da un’esperienza all’estro con il progetto Erasmus. Il suo banco è vuoto, come il senso che i compagni vivono. I loro sguardi sono persi, rivolti verso un futuro privo del loro compagno. Ieri hanno affisso sui cancelli all’ingresso della scuola due striscioni con le scritte "Ciao Mattia, buon viaggio 5EN" e "Per sempre con noi. Mattia vive". Decidono di salire in classe, al terzo piano dello stabile di via Brigate Partigiane. Qualcuno di loro ha in mano un mazzo di rose bianche e margheritine che pone sul banco occupato per un intero anno dallo sfortunato compagno. Con un pennarello nero vergano due frasi "Ciao Tamarro" e "Fai buon viaggio Cappe".

"Stiamo vivendo un dramma – ha commentato il dirigente scolastico Claudio Simoni –. Tutto l’Istituto è rimasto fortemente scosso da quanto accaduto. Commentare questi eventi è innaturale. Perdere un giovane di 19 anni, figlio, fratello, compagno o studente, è qualcosa di sconvolgente. Abbiamo appena ricordato un altro nostro alunno e oggi torniamo a piangere una giovane vita spezzata. Tutta la scuola è vicina alla famiglia e lo saremo già da domani (oggi per chi legge, Ndr ) quando lo ricorderemo a mezzogiorno in punto con un minuto di silenzio, ma non mancheranno altre occasioni dedicate a lui".