NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

L’esempio di Elena Servi : "Ho 94 anni e alcuni acciacchi, ma voglio ancora parlare di Shoah"

La presidente della "Piccola Gerusalemme", nonostante l’età, oggi sarà al Teatro Salvini di Pitigliano per raccontare agli studenti cosa ha rappresentato la persecuzione e lo sterminio degli ebrei.

L’esempio di Elena Servi : "Ho 94 anni e alcuni acciacchi, ma voglio ancora parlare di Shoah"

L’esempio di Elena Servi : "Ho 94 anni e alcuni acciacchi, ma voglio ancora parlare di Shoah"

Elena Servi ha 94 anni, e gran parte della sua vita l’ha trascorsa divulgando il valore della Memoria. Quel concetto che non deve essere ripetizione ma un percorso che tenga accese le luci sul passato, perché quanto accaduto non riaccada. Lei che prima ha vissuto la discriminazione razziale poi la seconda guerra mondiale, ancora oggi racconta l’orrore della Shoah, lo fa con la chiarezza che le appartiene e con la forza di una grande donna. Ex maestra elementare di Pitigliano, Elena Servi è mamma e nonna, è presidente dell’Associazione La Piccola Gerusalemme ed è una voce instancabile.

Questi giorni che anticipano la giornata della Memoria immagino che per lei siano intensi.

"Ho 94 anni e qualche difficoltà a muovermi ma domani (oggi per chi legge) sarà al Teatro Salvini di Pitigliano per incontrare gli alunni delle scuole e raccontare loro l’orrore della Shoah".

Cosa dice ai ragazzi?

"Accolgo le loro domande, hanno molte curiosità. A volte racconto la mia esperienza, da quando sono stata buttata fuori dalla scuola all’età di 8 anni a quando iniziarono a considerarci una razza diversa".

Lei aveva 8 anni nel 1938, quando arrivarono le leggi razziali.

"Si avevo frequentato la seconda elementare. Una mattina mio padre mi disse, con le lacrime agli occhi, che non potevo più andare a scuola. Anche mia mamma fu chiamata a lasciare la carica di presidente delle famiglie decedute in guerra e nel 1943, quando scappammo, al negozio di stoffe di mio babbo, furono messi i sigilli".

Tornando all’attualità, è di qualche giorno fa il video che riprende un migliaio di persone che nel commemorare l’anniversario della strage di Acca Larentia fanno il saluto romano.

"Si, ho visto le immagini. Debbo dire che sono immagini che fanno male. Sono episodi che accadono con grande permissività di chi ci governa. Vorrei ricordare a tutti che la nostra Costituzione vieta la ricostituzione e l’apologia di fascismo".

Episodi come quello appena citato e altri fortunatamente sporadici nel resto dell’Europa, non andrebbero però sottovalutati.

"Certo, io credo che esistono corsi e ricorsi storici, ma niente si ripete come in passato. Io ho un figlio e tre nipoti e mi auguro che non vivano quello che abbiamo vissuto noi".

Rimanendo sempre all’attualità, ma cambiando argomento, la sinagoga e il museo ebraico di Pitigliano nel 2023 hanno segnato il record di visite. Come legge questo dato?

"Indubbiamente sono soddisfatta. La sinagoga di Pitigliano è una delle 5 presenti in Toscana, l’unica in provincia di Grosseto. C’è molta attenzione da parte di visitatori e turisti".

Che valore ha, per lei, la Giornata della Memoria?

"La memoria, senza ossessionare, dovrebbe essere non il ricordo di un giorno solo, ma dovrebbe essere costante. Vorrei che questa giornata si vivesse come un momento di riflessione sui temi di uguaglianza, inclusione e pari dignità umana. Non come una tappa obbligata".