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L’etica di Asimov: riferimento ancora oggi valido?

L'articolo evidenzia le molteplici applicazioni dell'intelligenza artificiale, sottolineando i vantaggi e i pericoli legati al suo utilizzo. Si sottolinea l'importanza di garantire che i sistemi di IA rispettino valori etici e diritti umani, come sostenuto da Isaac Asimov con le "Tre leggi della robotica".

L’etica di Asimov: riferimento ancora oggi valido?

Le applicazioni dell’intelligenza artificiale possono creare testi, risolvere compiti, e perfino realizzare foto e video con immagini e voci verosimili (come la famosa foto del Papa con un piumino griffato). I vantaggi dell’IA sono innumerevoli: può migliorare l’assistenza alle persone, facilitare la manutenzione dei macchinari, aumentare la produzione e la qualità dei prodotti, rendendoli più economici e risparmiando energia. Ma bisogna considerare anche i pericoli: essa inevitabilmente ridurrà le opportunità di lavoro; le foto create dall’IA inoltre possono essere usate per ricattare, truffare, ingannare e il suo massivo uso potrebbe portare a una dipendenza e a una perdita dell’autonomia umana. E’ fondamentale quindi garantire che i sistemi di IA rispettino i valori etici e i diritti umani. A tal proposito si era espresso già lo scrittore e biochimico Isaac Asimov negli anni ’40 del Novecento, il quale dettò tre norme, le "Tre leggi della robotica" per far capire che i robot devono essere considerati come strumenti di assistenza per l’uomo e non costruiti col fine di sostituirlo o danneggiarlo. Per gli esseri umani le intelligenze artificiali devono essere di aiuto, garantendo sicurezza e non dimenticando che il fattore umano sarà sempre determinante. L’uomo ha sempre desiderato andare oltre i confini della conoscenza, ma oggi, di fronte a questa vastità di opportunità ci sentiamo insicuri, smarriti e non riusciamo a trovare l’equilibrio tra "virtute e canoscenza".