L’impegno di Abio: "Il bambino al centro". Raccolti 112mila euro per realizzare il sogno

L’associazione consegna la somma alla Asl che così potrà completare i lavori nei reparti dell’ospedale "Misericordia".

L’impegno di Abio: "Il bambino al centro". Raccolti 112mila euro per realizzare il sogno

Un momento della presentazione del progetto

Sembrava solo un sogno, adesso è quasi realtà. Penultimo step prima della realizzazione, ma il più importante. Abio Grosseto dona 112 mila euro all’ospedale Misericordia, risorse per "Il bambino al centro", il progetto a favore dei reparti di Neonatologia e di Pediatria del nuovo Polo della donna e del bambino ideato dall’associazione.

Al termine dei lavori di ristrutturazione al quarto e quinto piano dell’ospedale Misericordia, verrà donata un’importante opera di "Umanizzazione pittorica" che prevede il decoro dei due interi reparti. La realizzazione dell’intera opera prevede un costo complessivo di 106mila euro che Abio sarà in grado di sostenere grazie al contributo dell’intera comunita grossetana che ha partecipato alla raccolta fondi promossa dall’associazione da un anno a questa parte.

Il progetto di Abio Grosseto è diventato il progetto di un’intera comunità che ha posto al centro il benessere dei bambini e delle loro famiglie. Ad oggi sono stati raccolti 112.000 euro ma la raccolta fondi continua.

"Un anno fa – dice la presidente Abio Stefania Guarrera – siamo partiti dalle sale dell’ospedale solo per presentare il progetto, ed oggi siamo arrivati fino a qui. Vorremmo donare la pavimentazione e arredi per rendere l’area più armonica".

"Trovare un ambiente che fa dimenticare le cure è essenziale – dice la direttrice amministrativa Asl Antonella Valeri –, in più abbiamo un investimento statale e regionale per il quarto e quinto piano dell’ospedale per creare il Polo donna e bambino. La gara partirà e verrà aggiudicata entro la prossima primavera e nel primo semestre del 2025 cominceranno i lavori che andranno avanti per diciotto mesi".

"Umanizzare – dice il direttore del presidio ospedaliero Michele Dentamaro – significa creare un luogo per le persone dalle persone. Rendere l’ambiente ospedaliero più umano è molto importante per facilitare il percorso di cura e guarigione".

"Abbiamo – dice Susanna Falorni primario di pediatria e neonatologia del Misericordia – duemila accessi in Pediatria d’estate e 20.000 accessi totali in un anno".

Maria Vittoria Gaviano