"Fermi tutti, aspettate". E’ quel momento di attesa che ha caratterizzato la giornata. Un primo viaggio sulla jeep per raggiungere uno dei luoghi più nascosti del Parco della Maremma, di solito chiuso al pubblico ed aperto esclusivamente per il censimento annuo degli uccelli svernanti, ha aperto la giornata dedicata al conteggio delle specie presenti nel parco che giungono da lontano per godersi il clima mite del territorio maremmano. Una sorta di ’vacanza’ in Maremma per l’avifauna. Il censimento è senza dubbio un modo e metodo per tenere monitorate le specie che accedono al Parco dell’Uccellina che quest’anno spengerà cinquanta candeline dall’anno della fondazione.
Il censimento annuale dell’avifauna svernante organizzato nell’ambito dell’International Waterbirds Census (Iwc) e coordinato a livello nazionale dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e a livello regionale dal Centro Ornitologico Toscano (Cot), ha coinvolto numerosi volontari ed esperti, che hanno monitorato specie come oche selvatiche, gru, chiurli maggiori, fenicotteri, alzavole e mestoloni. E poi l’arrivo alla meta: l’oasi di serenità vicina alla località La Trappola dove si possono trovare numerose specie, giusto ad un passo dal mare di Principina. Ed eccoli lì, intenti a riposarsi alcuni, altri "a caccia", o semplicemente di passaggio. La natura avvolge, offre riflessione nella sua semplicità, bellezza e unicità. Aiuta a fermarsi e apprezzare tutto ciò che di bello c’è intorno, forse un po’ catapultando chi si ritrova immerso in essa come nel paese delle meraviglie. Ecco forse il motivo di questo arrivo, da così lontano, di molte specie dell’avifauna. Ed è bello fermarsi, sedersi ed ammirare ciò che di bello offre la Maremma. Queste zone, fragili e preziose, ospitano popolazioni numerose e specie di grande interesse conservazionistico.
"I censimenti permettono di valutare l’importanza di siti come il comprensorio del Parco della Maremma – sottolinea Luca Puglisi, direttore del Centro Ornitologico Toscano – che si conferma di rilevanza internazionale per l’oca selvatica e di grande valore nazionale per specie come mestolone, fischione, chiurlo maggiore e gru. Queste ultime due specie, in particolare, sono presenti qui con le principali popolazioni toscane".
Potrebbe sembrare una scena da film, una cartolina, invece è il Parco della Maremma, a due passi da Grosseto, a "portata di occhi" per i grossetani, un vero privilegio. Proprio lì, dove in questo momento ci sono tantissimi fenicotteri rosa, che come sempre è una magia vederli in volo, dal momento che sembra che con i loro colori regalino un tramonto a qualsiasi ora, messi in volo nel cielo dall’immancabile spadulata per permettere agli ornitologi di non perderselo.
Maria Vittoria Gaviano