CRISTINA RUFINI
Cronaca

L’opposizione: "Non devono pagare i cittadini"

MONTE ARGENTARIO "In seguito alla sentenza di secondo grado, il Comune di Monte Argentario si trova nuovamente a dover affrontare una...

MONTE ARGENTARIO "In seguito alla sentenza di secondo grado, il Comune di Monte Argentario si trova nuovamente a dover affrontare una...

MONTE ARGENTARIO "In seguito alla sentenza di secondo grado, il Comune di Monte Argentario si trova nuovamente a dover affrontare una...

MONTE ARGENTARIO"In seguito alla sentenza di secondo grado, il Comune di Monte Argentario si trova nuovamente a dover affrontare una situazione difficile in merito alla vicenda dell’architetta discriminata". Con queste parole inizia l’intervento degli esponenti del gruppo ’Per l’Argentario’ sulla sentenza della Corte di Appello di Firenze che ha confermato la condanna di primo grado dell’ente locale. Condanna a risarcire la giovane architetto alla quale era stato annullato il contratto, perché aveva chiesto venti giorni di maternità. "Il caso, che ha sollevato un acceso dibattito sia in consiglio comunale che tra i cittadini, ha visto il nostro ente locale confermare la propria posizione di perdente, comportando ulteriori conseguenze economiche per la comunità, nonché danno di immagine – scrivono – Era il lontano novembre 2024 quando, in qualità di gruppo di opposizione ’Per l’Argentario’, ci siamo attivati per contestare un debito fuori bilancio di circa 34.000 euro, somma che non deve essere a carico dei cittadini, considerando la sentenza di prima grado che già ci aveva visto soccombere, con il conseguente danno di immagine creato per il nostro comune. Oggi, purtroppo, la decisione del secondo grado ha confermato le preoccupazioni che avevamo espresso in precedenza. Il Comune dovrà ora far fronte a spese legali aggiuntive che ammontano a circa 4.000 euro. Questa somma, sebbene inferiore rispetto al debito iniziale, rappresenta comunque un ulteriore peso per le casse comunali. In questo contesto, ci impegniamo a vigilare affinché venga fatta chiarezza su eventuali responsabilità e a mantenere alta l’attenzione su come vengono gestiti i fondi pubblici. Resta, infine, un’importante riflessione sulle politiche di inclusione".