REDAZIONE GROSSETO

"In Maremma presenza mafiosa in aumento"

Inaugurato l’anno giudiziario: "In Provincia 375 provvedimenti per maltrattamenti in famiglia". Inchiesta su 4 morti per Covid al Pizzetti

Grosseto, 23 gennaio 2022 - "La provincia di Grosseto si distingue per l’intensità dei segnali di rischio di penetrazione criminale che presentano livelli superiori rispetto alla media regionale". Lo ha detto il Procuratore generale Marcello Viola, nella sua relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario. Corposa l’attività della Procura e del tribunale di Grosseto in questo anno appena concluso. Tra il 9 agosto del 2019 e il 30 giugno 2021 ci sono stati 375 procedimenti per maltrattamenti in famiglia, 78 procedimenti per i reati di violenza sessuale, 231 procedimenti per minacce. Nello stesso periodo sono stati ‘esitati’ 398 procedimenti per il reato maltrattamenti, 87 per violenza sessuale e 236 per minacce. Sono state applicate nel periodo 9 agosto 2019 al 30 giugno 2021 57 misure cautelari per maltrattamenti in famiglia, 7 per violenza sessuale e 31 per minacce.

Uno il femminicidio che si è consumato in provincia di Grosseto tra il luglio 2020 e il 30 giugno 2021. Un anno che è stato condizionato dalla pandemia da Covid che "ha fatto aumentare i maltrattamenti in famiglia" come ha sottolineato il procuratore. Ma l’infezione virale in provincia di Grosseto sta avendo anche dei risvolti penali: sui quattro morti ospiti della Rsa Pizzetti, infatti, la Procura ha aperto un’inchiesta, delegando le indagini ai carabinieri del Nas di Livorno e del Roninv di Grosseto, che hanno riguardato essenzialmente i protocolli adottati all’interno della struttura per prevenire e contenere la diffusione del virus. Il fascicolo è attualmente in attesa del deposito della consulenza tecnica da parte del medico legale che ha svolto l’autopsia su due delle quattro vittime (essendo state cremate le altre due". Curioso anche il procedimento aperto per epidemia colposa a carico di due coniugi responsabili di aver organizzato in periodo di lockdown una festa di compleanno alla quale avevano partecipato circa quaranta persone, causando tra loro il contagio da Covid-19 e il successivo diffondersi del virus nel paese di Scarlino (che diventava "zona rossa"). Il fascicolo è attualmente pendente in fase di indagini preliminari.