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Malore alla guida, professore muore a 51 anni mentre va a scuola

Gianluca Picchi era un professore al "Fossombroni" di Grosseto. La preside: "Perdiamo un punto di riferimento"

I soccorsi e, nel riquadro, il professor Picchi

I soccorsi e, nel riquadro, il professor Picchi

Grosseto, 10 marzo 2021 - Stava percorrendo la strada che ogni giorno faceva per andare a lavorare. Quando il suo cuore non ha più retto. E’ morto così, Gianluca Picchi, 51 anni, professore di diritto ed economia politica all’istituto "Fossombroni" di Grosseto.

La sua auto, una Panda, stava procedendo in via Pietro Aldi ieri mattina, quando, all’altezza della rotatoria con via Caravaggio è uscita di strada. Picchi, che aveva accusato un malore, è sceso dall’auto ma si è accasciato subito al suolo. I passanti hanno chiamato i soccorsi ma tutti i tentativi di rianimarlo da parte dei medici del 118, sono stati vani. Picchi abitava con i genitori anziani a Principina Terra, non era sposato e non aveva figli. Sul posto, oltre che al 118, è arrivata anche la Croce rossa di Castiglione della Pescaia e di Grosseto. Per i rilievi invece ci ha pensato la Polizia municipale. La sua grande passione era la scuola e i suoi studenti. Soprattutto il "Fossombroni", l’istituto che lo aveva visto crescere come studente e uomo prima che ci tornasse come insegnante. Amato per la sua professionalità e dedizione, che in pratica era tutta la sua vita.

"Ci siamo fermati – ha detto Francesca Dini, la dirigente scolastica che ha affidato ad una lettera il suo commosso ricordo – alla ferale notizia della morte del professor Picchi, tolto all’improvviso dalla sua cattedra e dalla vita di ciascuno di noi e dei nostri alunni. Per anni, giorno dopo giorno, nella nostra scuola abbiamo camminato assieme, lungo percorsi che hanno il calore dell’offrire sicurezza e ricevere fiducia; la forza della tenacia nel chiedersi reciprocamente il meglio di sè, la serenità del sentirsi nella stessa casa. Tanti docenti scavano le vite dei loro alunni con segni che il tempo non riempie di altro che del loro ricordo al punto da divenire lezione di vita, quel tratto caratteriale distintivo, quella capacità di chiamare per nome i ragazzi rendendoli consapevolmente unici nel cuore e nella mente di ogni docente. E tu, Gianluca, eri questo. La tua immagine rimarrà con noi, ci accompagnerà nel nostro lavoro, nel nostro stare insieme di tutti i giorni. Ciao Gianluca, professore sempre disponibile e generoso".