
Vigili del fuoco impegnati durante la notte degli allagamenti
Grosseto, 26 febbraio 2025 – Si sono svolte ieri le audizioni alla Camera sugli eventi alluvionali che hanno colpito anche la Maremma. I sindaci che hanno preso parola e il presidente della Provincia, Francesco Limatola, hanno confermato la necessità di investimenti urgenti per la messa in sicurezza del territorio, a partire dal potenziamento del reticolo idrografico minore nella zona sud della provincia. Necessità di interventi ribadita anche dall’onorevole Marco Simiani, capogruppo del Pd in Commissione Ambiente alla Camera.
“È fondamentale lo sblocco da parte di Anas, dell’opera idraulica di Campo Regio, oltre all’investimento per la realizzazione dell’invaso in linea sul fiume Albegna nel comune di Manciano – dice Simiani – Questi interventi sono indispensabili per prevenire nuovi disastri e garantire la sicurezza di cittadini, imprese e infrastrutture. La Regione Toscana ha già avviato un’importante azione di monitoraggio e intervento, ma servono risorse statali per accelerare la realizzazione delle opere necessarie. Il governo deve rispondere con urgenza alle richieste dei territori colpiti, destinando fondi adeguati e snellendo le procedure burocratiche per consentire l’avvio immediato dei lavori”.
Tra i sindaci intervenuti anche quelli di Manciano, Mirco Morini, e la vicesindaca di Magliano, Tamara Fattorini. “Ho evidenziato – ha detto Morini – la necessità di programmare un intervento di un invaso nella parte più a nord della frazione di Marsiliana, fondamentale e strategica per la definitiva risoluzione dei molteplici e gravi problemi che sono purtroppo emersi con le tre alluvioni del 2012, 2014 e 2019”. La realizzazione di questa opera per Morini andrebbe a risolverebbe in modo definitivo molteplici aspetti, come la messa in sicurezza di tutte le abitazioni che si trovano in prossimità del fiume, attraverso la laminazione delle piene, la definitiva messa in sicurezza delle numerose aziende agricole e agriturismi presenti sul lungo tratto del fiume, che frequentemente si trovano alluvionate con enormi danni all’agricoltura e alle strutture, con la continua erosione delle superfici coltivabili.
“La creazione dell’invaso – conclude Morini – andrebbe a risolvere i problemi di irrigazione delle colture presenti durante i periodi di siccità, sempre più frequenti, oltre a quello dell’approvvigionamento idrico per la zona costiera durante il periodo estivo dove si verificano picchi del turismo elevati. Infine, l’invaso rappresenterebbe una riserva importante di acqua a disposizione per il servizio antincendio”. Tamara Fattorini ha invece fatto presente alcuni problemi del territorio maglianese, concentrandosi sul caso di un guado, molto spesso pericoloso quando ci sono forti piogge.
“Magliano – spiega Fattorini – è stata duramente colpita la notte del 14 febbraio. Il guado che collega il paese con la campagna, in particolar modo con Colle di Lupo, sede di aziende e vigneti, è stato inondato dal torrente in piena che si è portato dietro detriti, rendendo il passaggio difficile e molto pericoloso per gli automobilisti. Fortunatamente avevamo dei mezzi comunali a disposizione e siamo repentinamente intervenuti. Le forti piogge hanno prodotto e stanno producendo anche gravi danni all’agricoltura. Ad esempio sta rallentando la coltivazione di pomodori perché i terreni sono ancora allagati. Al Governo abbiamo chiesto aiuti economici per intervenire in sicurezza e prevenzione”.