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Manciano, l’impianto eolico non si farà: “Il cielo più ‘puro’ d’Italia è salvo”

È stato il celebre astrofisico Gianluca Masi a contestare con vigore l'opera, difendendo a più riprese l'importanza della zona

L’astrofisico Gianluca Masi

L’astrofisico Gianluca Masi

Manciano (Grosseto), 4 febbraio 2025 – Niente parco eolico a Manciano. Il progetto per un impianto da 48 MW, destinato a sorgere presso la località di Montauto, è stato fermato. La motivazione è da ricercare nella salvaguardia di quello che viene definito il cielo notturno più puro della zona, unico nel suo genere in tutta l'Italia peninsulare.

Salvaguardia del cielo notturno

È stato il celebre astrofisico Gianluca Masi a contestare con vigore l'opera, difendendo a più riprese l'importanza della zona. L'annuncio è contenuto nel decreto 23-2025, emanato il 27 gennaio dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, in collaborazione con il Ministero della Cultura e la Soprintendenza Speciale per il PNRR. Il verdetto negativo riguarda la compatibilità ambientale del progetto, sulla base di pareri avversi della Commissione Tecnica e della Giunta della Regione Toscana.

Impatti ambientali e iniziative locali

Il parere sfavorevole della commissione è esaurientemente argomentato in un documento di 94 pagine, nel quale uno dei punti chiave è proprio l'inquinamento luminoso che l'impianto avrebbe provocato, minacciando il prezioso cielo stellato. La battaglia di Masi era cominciata nell'agosto 2023 quando, mediante un'accurata relazione, aveva esposto al MASE le motivazioni contrarie all'impianto eolico, avvalendosi di studi internazionali e dell'importanza della località per il suo Virtual Telescope Project.

Quest'ultimo, con i suoi strumenti installati proprio a Montauto, rappresenta un polo d'eccellenza nella divulgazione scientifica su scala globale. Masi, da sempre sostenitore di tecnologie sostenibili ed ecocompatibili, ha sottolineato la necessità di proteggere l'ultimo cielo buio accessibile in Italia, anche in linea con le scelte internazionali per ridurre l'inquinamento luminoso, che nel nostro Paese causa sprechi energetici stimati in 500 milioni di euro annui.

Il Comune di Manciano, insieme a numerosi appassionati dell'astronomia, si è allineato alla posizione di Masi, contribuendo con osservazioni formali e iniziative come petizioni. "È una decisione di portata storica," dichiara Masi, esprimendo il suo apprezzamento per la Commissione Tecnica, sottolineando come la visibilità del cielo stellato debba diventare un parametro cruciale nelle valutazioni ambientali.