Marchio cambia proprietà Venduta la Tommasini

L’azienda, fondata nel 1957 da Irio Tommasini e dalla moglie Anna Casarini, passa alla Bike Holding del noto imprenditore milanese Alessandro Enginoli.

Marchio cambia proprietà  Venduta la Tommasini

Marchio cambia proprietà Venduta la Tommasini

La voce, che ormai circolava da giorni, adesso è diventata una notizia ufficiale. Dopo un lungo periodo di incontri, contatti e trattative, il 27 aprile scorso è stato firmato l’atto con cui la proprietà della ditta Tommasini Srl, fondata nel 1957 da Irio Tommasini e dalla moglie Anna Casarini, passa a Bike Holding del noto imprenditore milanese Alessandro Enginoli e della società di partecipazioni Net 4 Capital fondata da Gabriele Rossi, che della Tommasini Srl sarà il nuovo amministratore.

"Bike Holding – afferma il presidente Alessandro Enginoli – nasce con l’obiettivo di aggregare realtà diverse, attraverso acquisizioni di aziende della filiera della bicicletta e della mobilità sostenibile, con obiettivi di ottimizzazione e creazione di valore aggiunto attraverso sinergie industriali, finanziarie e commerciali. Siamo molto felici di aver concluso questa operazione che riteniamo fondamentale per il buon proseguo del progetto". "La Tommasini ha un nome glorioso nel mondo delle biciclette da corsa – dice l’amministratore delegato Gabriele Rossi – ha rapporti di distribuzione dal Giappone agli Stati Uniti e in tutta Europa, forte di un prodotto basato sulla biomeccanica e sulla qualità costruttiva. L’appartenenza al gruppo di Bike Holding, l’esserne la prima pietra, dice chiaramente che la storia del marchio non verrà intaccata, anzi sarà un veicolo importante per la trasmissione al mercato dei valori del gruppo".

Ma la famiglia Tommasini che ne pensa di questa operazione? A parlare è Alessandro Malentacchi, le cui parole riflettono il pensiero della famiglia Tommasini. "E’ sta una decisione ovviamente sofferta ma a lungo ponderata e condivisa da tutti gli elementi della famiglia. Siamo infatti certi di aver trovato la soluzione giusta per la migliore continuità della realtà Tommasini. Marchio e sede verranno mantenuti, nessuno perderà il posto di lavoro e la sede rimarrà a Grosseto. In dodici, quattro della famiglia e otto operai, eravamo a lavorare e in dodici restiamo. Le sorelle Tommasini e i rispettivi mariti rimarranno ad accompagnare la nuova proprietà per gestire il tutto in continuità. Sentimenti ovviamente contrastanti ma la ragione ci fa stare sereni per aver indirizzato la ‘barca’ verso acque sicure e nuovi, prosperi lidi. La nostra azienda era tutt’altro che in difficoltà. Anzi nel 2021 abbiamo avuto il record di fatturato da quando l’azienda esiste. La nostra è stata una scelta in proiezione futura. Per essere competitivi in un mercato sempre più globalizzato è necessario accorparsi e ingrandirsi".

Infine Alessandro Malentacchi, a nome di tutta la famiglia Tommasini vuole fare un ringraziamento. "Non ci sono parole adeguate – conclude Malentacchi – per ringraziare di cuore tutti coloro i quali ci hanno sostenuto fino ad oggi, a loro e a tutti gli altri mandiamo comunque un messaggio di continuità. La produzione Tommasini va avanti, si rinforza e si prepara ad un futuro ancora più brillante".

Alberto Celata