Essere riusciti ad aprire a Grosseto un laboratorio per l’iposvisione è stata una capacità e una fortuna la cui importanza va bel oltre la prima, superficiale evidenza. Strutture come queste, infatti, sono autorizzate e svolgono attività soltanto in centri universitari, ma per territori molto estesi e a bassa antropizzazione come la provincia di Grosseto sono ammesse deroghe a favore degli ospedali ad alta specializzazione come il Misericordia. L’attivazione del laboratorio è un segno tangibile della crescita dell’Oculistica del Misericordia dove si riescono a intercettare patologie importanti, alcune delle quali connesse proprio alle peculiarità dell’ambiente circostante.
Oltre a un aumento del numero dei casi di degenerazione maculare senile, al reparto Oculistica dell’ospedale è stata rilevata anche una maggiore incidenza, rispetto alla media regionale, di altre patologie quali tumori epiteliali a livello delle palpebre, carcinomi congiuntivali e pterigi.
"Abbiamo elementi – dice il direttore del reparto oculstico del Misericordia, Angelo Balstrazzi – che ci inducono a pensare che nel nostro territorio il numero di queste patologie è superiore rispetto a quanto si verifica in altri distretti della Toscana a causa di una maggiore tendenza all’esposizione solare. Per molti mesi all’anno l’irraggiamento della Maremma è abbastanza esteso e gli abitanti sono ‘naturalmente’ esposti al sole. Se non ci si protegge in maniera adeguata, in alcuni casi si possono verificare problemi anche molto seri". Gli occhi vanno poi protetti con occhiali da sole che filtrino realmente i raggi ultravioletti.