Mercoledì saranno sei anni dalla scomparsa di un imprenditore che è stato un simbolo per Grosseto e per la Maremma: Mario Bianchi. Nato nel 1931, sposa Lucia nel 1961, dalla cui unione nascono Alessandra, Paola e Daniela. Le sue donne, forti e capaci, lo affiancheranno e sosterranno sempre nella creazione di un’impresa economica e commerciale, non impropriamente definita da molti un impero, capace di offrire numerose opportunità di lavoro nel settore turistico-alberghiero e non solo. Con la forza delle idee e l’impegno costante, Mario costruisce alcune delle più grandi realtà nel turismo della nostra provincia e della Toscana, tanto da ricevere, nel 2001, il Grifone d’Oro della Proloco di Grosseto. Chi non conosce l’Hotel L’Approdo di Castiglione della Pescaia o il centro congressi Fattoria La Principina? Ma prima ancora bisogna ricordare lo storico negozio Arredamenti Bianchi a Grosseto in Via Tripoli, nel Palazzo Palandri, ex cinema Astra, finemente restaurato da Mario, e quello in Via Roma, vicino alla stazione ferroviaria, ceduto recentemente. Alla sua scomparsa, all’età di ottantacinque anni, l’Ascom Confcommercio scrive che con la sua morte si è perso un uomo di grande valore, un imprenditore lungimirante e illuminato, che ha lasciato davvero un’impronta profonda nel panorama grossetano. Parole e sentimenti autentici, impossibili da non condividere.
Rossano Marzocchi