REDAZIONE GROSSETO

Mario Pieri e Rosa Tiberi, lotta per la nostra libertà

Tra i racconti sui partigiani, ci ha particolarmente colpito la storia di Mario Pieri, nato nel 1923, che...

Tra i racconti sui partigiani, ci ha particolarmente colpito la storia di Mario Pieri, nato nel 1923, che apparteneva alla formazione partigiana “Alta Maremma”, distaccamento “Attilio Sforzi” di Castel del Piano. Mario essendo un partigiano era sempre in pericolo, ma in particolare un giorno fece una scelta imprudente: lasciò il nascondiglio in montagna per far visita ai genitori. Mentre si allontanava dalla sua casa fu sorpreso da un gruppo di nazifascisti che lo uccisero e gettarono il suo corpo in un fossato vicino al paese. La famiglia, non avendo più sue notizie, pensò che fosse stato bruciato nella torre del Tannino, dove i tedeschi incenerivano molte cose. Dopo quattro anni, nel 1948, i suoi resti furono ritrovati da alcuni operai che stavano ripulendo il fossato.

Merita anche di essere ricordata Rosa Tiberi Guarnieri Carducci Calò per il suo coraggio e l’attaccamento ai valori in cui credeva. Rosa si trasferì a Roma, dove nel 1943 fu fucilata sulla porta della sua abitazione dopo essersi opposta con tutte le sue forze all’arresto del figlio renitente ai lavori forzati. Fu insignita della Medaglia al Valor Civile e le fu dedicato un francobollo nell’ambito della serie “A beneficio del comitato nazionale pro vittime politiche”. Le è stata anche dedicata una piazza di Castel del Piano e una via di Roma. E’ nostro dovere ricordare coloro che hanno combattuto per la nostra libertà e per garantirci numerosi anni di pace.