Marittimo soccorso su nave da crociera

Due interventi di soccorso nelle acque dell'Isola del Giglio: un marittimo colto da malore su una nave da crociera e un sommozzatore dei vigili del fuoco con sindrome da decompressione durante un'esercitazione. Entrambi trasportati in ospedale per cure mediche.

Marittimo  soccorso su nave da crociera

Marittimo soccorso su nave da crociera

Due interventi nelle acque dell’isola del Giglio nella giornata di ieri. Il primo si è verificato alle 8,30 ad opera della Guardia Costiera di Porto Santo Stefano. Un marittimo, imbarcato su una nave da crociera battente bandiera maltese, è stato colto da un malore mentre era in navigazione tra il Giglio e Montecristo. Sul posto il Battello Gc A01, che ha raggiunto la nave da crociera a circa 6 miglia dal promontorio dell’Argentario. Il marittimo è stato portato a Porto Santo Stefano e affidato alle cure del 118 per il trasporto in ospedale. L’operazione di soccorso, tecnicamente denominata "Medevac" (dal termine inglese EvaCuation"), rappresenta una procedura standard di soccorso attraverso la quale la Guardia Costiera garantisce assistenza al personale marittimo navigante, anche in collaborazione con il Centro Italiano Radio Medico (Cirm) che fornisce consulenza medica via radio o telefono.

Il secondo intervento all’isola del Giglio è stato effettuato a un sommozzatore dei vigili del fuoco. L’uomo, un 43enne, si è immerso durante un’esercitazione nelle acque di Giglio Porto e ha accusato un problema. L’intervento del 118 della Asl Tse è stato svolto alle 13,17 per una sindrome da decompressione del sub, che stava eseguendo un’esercitazione assieme ai suoi colleghi. È così intervenuta un’ambulanza medicalizzata della Misericordia del Giglio. Subito attivata, a scopo precauzionale, anche la Camera Iperbarica di Grosseto e l’Elisoccorso di Viterbo, che ha trasportato l’uomo al nosocomio del capoluogo. Sul posto anche la Capitaneria di Porto. La persona soccorsa è un vigile del fuoco di 43 anni. L’uomo ha comunque fatto una seduta di camera iperbarica per sicurezza, ma non si trova in gravi condizioni.