REDAZIONE GROSSETO

Massa Marittima, alla scoperta di un patrimonio antico: apre Subterraneo

Il nuovo polo museale per conoscere la storia della miniera. Quando e dove verrà inaugurato

Subterraneo - il nuovo museo (foto Comune di Massa Marittima)

Massa Marittima (Grosseto), 18 aprile 2023 – Nella Città del Balestro, sede della storia mineraria delle Colline Metallifere, apre un nuovo polo museale, “Subterraneo”, a pochi passi dal centro storico, vicino alla cattedrale di San Cerbone, che riunisce nello stesso percorso di visita il Museo di Arte e Storia delle Miniere e il Museo della Miniera a Massa Marittima.

Il taglio del nastro si terrà venerdì 21 aprile alle 17 in via Corridoni, con una festa di inaugurazione aperta a tutti i cittadini, dove interverranno il sindaco del comune di Massa Marittima Marcello Giuntini, la professoressa dell'Università di Siena Luisa Dallai, la presidente del Parco Minerario Colline Metallifere Lidia Bai e un rappresentante del Gruppo Mineralogico Massetano.

''Subterraneo è un'operazione culturale lungimirante e di grandissimo valore per Massa Marittima dal punto di vista identitario e della memoria storica, ma anche da quello dell'arricchimento della proposta turistica del territorio, con una narrazione del nostro passato minerario più completa ed esaustiva'', spiega Marcello Giuntini.

Il percorso di Subterraneo inizia dall'edificio di via Corridoni, costruito negli anni ‘30, che ha ospitato una scuola elementare fino ai primi anni del 2000.

Nel 2019, il Comune ha cercato e ottenuto i finanziamenti che gli hanno consentito di riqualificare gli spazi interni ed esterni di questo immobile, con l'obiettivo di trasferire la collezione del Museo di Arte e Storia delle Miniere nelle stanze al primo piano. 

In passato, questa collezione era allestita nel Palazzetto delle Armi di piazza Matteotti, chiuso da diverso tempo per problemi di accessibilità e di sicurezza.

L’aspetto principale di questo progetto, quindi, è quello di rendere di nuovo accessibile dopo tanti anni un patrimonio di reperti e documenti, che è stato arricchito con nuovi elementi per ampliare e rendere più completa la narrazione.

Un altro aspetto, altrettanto di valore, è che questo patrimonio, con la nuova collocazione, si avvicina al Museo della Miniera, permettendo in questo modo di riunire le due esperienze in un unico percorso espositivo.

Entrando in Subterraneo sarà possibile conoscere la storia della miniera attraverso i video e gli strumenti multimediali, ammirare reperti come le antiche mappe, le carte con le sezioni geologiche, una vasta gamma di campioni di minerali e gli strumenti di lavoro del minatore, dalle lampade a carburo, agli elmetti, dagli scarponi e alle panierine che contenevano il pasto del minatore.

La visita prosegue poi nelle Gallerie del Museo della Miniera, dove negli anni ‘80 gli ex minatori hanno ricreato il loro ambiente di lavoro.

Inoltre, Subterraneo sarà anche una delle porte del Parco nazionale delle Colline Metallifere, punto informativo in cui prenotare visite ed escursioni. I lavori di riqualificazione all’esterno, portati avanti dall’Amministrazione Comunale, hanno permesso di creare un'illuminazione scenografica e di riqualificare il percorso pedonale che dal museo conduce alla parte alta, dove si trova il monumento della strage nazifascista di Niccioleta.

''Il progetto ha richiesto un investimento complessivo che supera i 400mila euro coperti dal Comune in parte con risorse proprie in parte attraverso i finanziamenti della Regione Toscana, il finanziamento del Far Maremma sul Psr; il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e Art Bonus Nuova Solmine'', afferma Sabrina Martinozzi, responsabile comunale dell'Ufficio Tecnico.

''Il vecchio Museo di Arte e Storia delle Miniere nacque per volontà degli ex minatori del gruppo Comasam guidato da Lido Santini con l'intento di mantenere la memoria della recente storia mineraria del territorio. – spiega l'assessore alla Cultura, Irene Marconi – È un museo creato grazie alla collaborazione e alle donazioni di tante famiglie massetane, che sono ricordate in un pannello all'interno del percorso espositivo. Già negli anni 90, il Comune aveva commissionato una riorganizzazione scientifica di tutto il materiale raccolto, curata dal professore Mellini e dalla dottoressa Luisa Dallai, dell'Università di Siena. Oggi il nuovo allestimento di Subterraneo realizza il sogno di Lido Santini, scomparso qualche anno fa. Lido Santini aveva infatti espresso il desiderio e la volontà di collegare il Museo di Arte e Storia delle Miniere al Museo della Miniera per creare un unico polo museale dedicato al territorio.''

"Con il nuovo allestimento il percorso del vecchio museo è stato attualizzato e ha allargato l'orizzonte alle miniere moderne del dopoguerra, grazie ai materiali recuperati dagli archivi minerari. – spiega Roberta Pieraccioli, direttrice dei Musei di Massa Marittima – Sono stati aggiunti cenni di storia delle lotte sindacali, il ruolo delle donne nelle miniere e una parte dedicata al villaggio minerario di Niccioleta con la tragica vicenda del 1944. Il progetto scientifico del nuovo allestimento è stato curato dalla professoressa Dallai dell'Università di Siena con i suoi collaboratori e in stretta sinergia con l'Ufficio Musei del Comune di Massa Marittima, coadiuvato dalla cooperativa Zoe e dal Parco Minerario. Fondamentale è stato il contributo del Gruppo Mineralogico Massetano che ha lavorato alla ripulitura dei minerali e al loro riallestimento. Ringrazio infine la presidente di Prisma Ginevra Niccolucci, a cui è stato affidato l'incarico per il trasferimento e l'allestimento.''