
Max Pincione è stato condannato per bancarotta anche in Appello
Grosseto, 15 ottobre 2023 – Ancora guai per Max Pincione. Per l’ex presidente dell’Fc Grosseto la Corte d’Appello de L’Aquila ha confermato la condanna a tre anni di reclusione per la bancarotta del Pescara calcio. Un crac da 15 milioni di euro: per l’accusa l’ex presidente del Grosseto dovrebbe aver distratto 190 mila euro. I giudici della Corte di Appello de L’Aquila hanno confermato la sentenza che gli aveva comminato il tribunale di Pescara in primo grado.
Secondo i giudici "è emerso in maniera incontestabile – si legge nella sentenza – come Pincione, presidente del Consiglio di amministrazione del Pescara calcio, nel giugno del 2007 vantasse un credito nei confronti della Lega calcio di 200mila euro. Fu lui a dare disposizione alla Lega di effettuare un pagamento sul conto del Pescara disponendo poi, il bonifico della somma di 190mila euro in favore della società inglese “Camilla“ Itd di cui lo stesso Pincione aveva l’autorizzazione ad operare sul conto.
Un’operazione registrata come "crediti diversi", che non presentava giustificazioni e scritta senza documentazione. Gli avvocati dell’ex presidente biancorosso avevano spiegato durante il processo, che quei soldi erano stati versati alla società per rintracciare finanziamenti all’estero per il Pescara calcio, che si trovava in crisi di liquidità. Una tesi che però non fatto cambiare idea ai giudici della Corte di Appello che hanno confermato la condanna. Pincione rimane comunque a processo anche a Grosseto per diffamazione. Un altro filone per il quale dovrà rispondere nei prossimi mesi.