Grosseto, 27 ottobre 2024 – Medico aggredito al Pronto soccorso, preso a calci e pugni da un paziente in stato di alterazione. E’ accaduto nella notte di sabato, intorno alle 2, quando il medico è stato chiamato in pronto soccorso per effettuare una visita di consulenza.
Un uomo di 38 anni, era arrivato all’ospedale Misericordia autonomamente, manifestando uno stato di alterazione. Dopo il triage e la visita preliminare è stato affidato alla consulenza dello specialista ed è in quel momento che ha dato in escandescenza, prendendo a calci e pugni lo specialista, per poi scappare. Il medico, soccorso immediatamente, ha riportato 7 giorni di prognosi.
Le forze dell’ordine hanno acquisito le immagini di videosorveglianza, degli ambienti esterni agli ambulatori e alle sale dove avvengono le visite. “L’auspicio - spiega il direttore generale della Asl Toscana sud est, Antonio D’Urso - è che in questa vicenda venga fatta rapidamente giustizia, anche grazie agli strumenti previsti dalle nuove normative sulle aggressioni al personale sanitario".
Quello delle aggressioni al personale sanitario è un tema che in Toscana è purtroppo di grande attualità. Anche qui, come in altre parti d’Italia, si susseguono gli episodi. E i sindacati corrono ai ripari. Il Nursing Up ad esempio annuncia il lancio del corso di difesa personale “Self Defence”, gratuito per tutti gli iscritti, sviluppato in collaborazione con l'Asd Wing Tsun Team Burgalassi, associazione che vanta oltre 20 anni di esperienza nell'insegnamento delle arti marziali e della difesa personale.
Questo progetto è dedicato al personale sanitario, categoria sempre più esposta a situazioni di pericolo e aggressioni durante l'orario di lavoro.
"Posto che a nostro avviso – dice il sindacato – le aggressioni al personale sanitario andrebbero prevenute attraverso il documento di valutazione dei rischi, raccogliendo dati su incidenti precedenti, segnalazioni e situazioni a rischio, coinvolgendo il personale per individuare aree e situazioni più critiche, attuando misure di prevenzione e protezione, attraverso un piano di emergenza, monitoraggio ed aggiornamento e, soprattutto, attraverso l’assunzione di personale sanitario, ci sembra doveroso, per quanto nelle nostre possibilità, fornire a tutti i colleghi nostri iscritti un utile strumento di disinnescare e difendersi da eventuali situazioni di pericolo. Il corso ha, infatti, come obiettivo quello di fornire al personale sanitario gli strumenti necessari per riconoscere, gestire e mitigare situazioni di rischio e potenziali aggressioni”.