REDAZIONE GROSSETO

Mercato immobiliare, segnali di ripresa

Sulla costa prezzi molto elevati, più abbordabili in città

Luca Vitale, presidente della Fiaip di Grosseto

Grosseto, 15 febbraio 2019 - Il mercato immobiliare in Toscana, nell’ultimo trimestre, dimostra leggeri segnali di ripresa: dopo anni di stallo, le compravendite stanno lentamente aumentando nonostante i prezzi rimangano stabili o siano ancora in leggero ribasso. E dopo la fuga verso le campagne dei decenni passati, si assiste adesso a una tendenza contraria, cioè a privilegiare immobili nei centri storici e in luoghi dove i servizi sono di buon livello.

A indicarlo sono i dati dell’Osservatorio immobiliare regionale della Fiaip. «L’obiettivo – hanno spiegato dalla Fiaip – è quello di fornire una finestra esaustiva del mercato immobiliare toscano utile sia per i professionisti del settore che per tutti coloro che sono interessati a vendere o acquistare casa, e fare in modo che gli immobili siano messi in vendita al giusto prezzo». «Riteniamo utile offrire un quadro, e in questo caso si tratta di dati importanti per l’autorevolezza della fonte e per le tendenze che indicano – ha detto il presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani, intervenuto alla conferenza stampa –. Sono numeri che indicano che qui da noi il mercato immobiliare è ricco, e che ha tenuto meglio che da altre parti; le abitazioni offerte sul mercato provengono più dal restauro che dal consumo di suolo, e questa è una tendenza da mantenere anche nei prossimi anni».

A Grosseto i prezzi più alti si registrano sul litorale, a Marina di Grosseto le quotazioni vanno da un minimo di 3.300 euro ad un massimo di 4.100 euro al metro quadro, mentre a Grosseto il range di riferimento va da 1.700 a 2.100 euro. Nel resto della provincia le valutazioni non differiscono di molto tra loro: in località come Braccagni e Alberese vanno da un minimo di 1.500 ad un massimo di 1.800 euro, a Roselle invece da 1.500 a 1.900, per arrivare a Montepescali dove si scende leggermente arrivando a 1.100, 1.300 euro.