
Una delle manifestazioni dei cittadini contro i miasmi in città (Foto Aprili)
GROSSETO"Abbiamo appreso dall’Albo pretorio del Comune che le società di tre impianti a biogas di Grosseto hanno ricevuto pareri favorevoli dall’Amministrazione comunale per la riconversione a biometano. Tuttavia i documenti pubblicati indicano un significativo aumento delle quantità trattate: si prevede il raddoppio del materiale organico in ingresso, composto principalmente da letami dell’industria zootecnica proveniente da fuori regione. Questo comporterà inevitabilmente un incremento della quantità di digestato da distribuire nei terreni agricoli della zona, con tutte le conseguenze che ne derivano". Iniziano così i comitati "Grosseto aria pulita", "Forum ambientalista", "Italia Nostra" e "Grosseto al centro" dopo la decisione del revamping, annunciata dal sindaco Vivarelli Colonna. "In base alla Legge 108/2001 – aggiungono – ai cittadini è garantito il diritto a essere informati sin dalle prime fasi dei progetti che hanno ricadute ambientali, cioè "quando tutte le opzioni e soluzioni sono ancora possibili". Eppure, ad oggi, non riusciamo ad avere informazioni puntuali su questi progetti né dal Comune di Grosseto né dalla Regione Toscana. Che cosa ci attende nei prossimi anni? Grosseto finirà immersa nel digestato fino al collo?". Intanto il Gip di Grosseto Cecilia Balsamo ha archiviato il procedimento per diffamazione avviato dall’imprenditore Tommaso Becagli contro Roberto Barocci e Matteo Della Negra, ritenendo che non vi siano elementi probatori sufficienti a giustificare una condanna. Anche il Pm Giampaolo Melchionna aveva richiesto l’archiviazione, riconoscendo che i due esponenti del comitato Grosseto Aria Pulita hanno esercitato legittimamente il diritto di critica. La presunta diffamazione sarebbe avvenuta a seguito di una intervista video (clicca qui per guadarla) rilasciata dai due attivisti il 6 gennaio 2023, in occasione di sversamenti maleodoranti nei fossi campestri adiacenti agli impianti a biogas di Tommaso Becagli. Campioni d’acqua prelevati quell’occasione e analizzati da un laboratorio privato avevano confermato l’inquinamento da sostanze organiche in fermentazione, in particolare da ammoniaca. Il Gip nella sua ordinanza di archiviazione ha scritto che "Il Della Negra e il Barocci, nella loro veste di rappresentanti di organizzazioni volte alla tutela dell’ambiente, si sono limitati a fornire una possibile lettura dei fatti, esprimendo valutazioni critiche sulla gestione degli impianti a biogas che permangono certamente entro i confini dell’esercizio del diritto di critica".