"Siamo sconcertati dalla superficialità e dalla scarsa preparazione con la quale l’assessora regionale Monia Monni ha voluto replicare alle parole del sindaco di Grosseto Vivarelli Colonna, che giustamente aveva ricordato come sulla questione miasmi le responsabilità della Regione non possono essere sottaciute". E’ quanto dice Luca Minucci (nella foto), presidente provinciale Fratelli d’Italia, che interviene quindi sulla questione dei cattivi odori.
"Ricordiamo all’assessora che è vero che il Comune si occupa delle autorizzazioni energetiche ma che, ecco la questione centrale, in queste non sono comprese le prescrizioni ambientali: ciò significa che l’amministrazione comunale non ha modo di incidere in materia di emissioni. Vogliamo anche aggiungere che in passato, in relazione a questa vicenda, il Comune di Grosseto non è certo rimasto a guardare. L’allora assessora all’Ambiente Simona Petrucci, infatti, aveva attivato un tavolo di intervento insieme al prefetto, tant’è che con controlli più intensi e sistematici nei mesi successivi il problema si era considerevolmente ridotto. A quello stesso tavolo c’è stato sempre un grande assente: la Regione Toscana. Su questo ha qualcosa da dire ai grossetani l’assessora Monni? A proposito dello sconclusionato ’fritto misto’ della dichiarazione dell’assessora Monni, che tira in ballo temi che nulla hanno a che vedere con la questione specifica, vorremmo inoltre ricordare che le autorizzazioni agli impianti provenivano, a quel tempo, dalla Provincia di Grosseto: le basterà fare un conto veloce per scoprire chi allora si trovava al vertice dell’ente. Gli impianti, che nacquero a supporto dell’attività agricola ma che in seguito furono trasformati in attività di più ampio respiro, dovrebbero sì essere soggetti ad autorizzazioni ambientali e conseguenti prescrizioni ma, perché ciò accada, servirebbe un atto politico da parte di una Regione che ha preferito invece girarsi dall’altra parte".
"È infine pretestuoso, oltre che da principianti – conclude Minucci –, fare riferimento al tema delle eventuali ordinanze che il sindaco di Grosseto dovrebbe emettere. Ciò potrebbe avvenire, infatti, solo dopo che gli enti preposti abbiano certificato i rischi per la salute. In mancanza di questi atti, le ordinanze sindacali sarebbero facilmente e velocemente impugnabili. L’assessora Monni dovrebbe fare meno campagna elettorale, che tra l’altro le riesce davvero male. Pensi piuttosto a dare risposte serie ai grossetani. Ma anche qui, visto che in 5 anni di risposte non ne abbiamo mai avute, la vediamo in seria difficoltà".