
Poliziotte consegnano mimose
Grosseto, 9 marzo 2022 - "Non siete sole. La Polizia di Stato è al vostro fianco. Sempre giorno e notte, e non soltanto nell’immediatezza di un fatto o di un episodio, ma anche nelle ore, nei giorni, nei mesi successivi ad esso". Questo il messaggio forte che anche la questura di Grosseto, ieri, in occasione della Giornata internazionale della donna ha voluto lanciare a tutte le donne grossetane e più in generale a coloro che risiedono in provincia. Lo ha fatto con un banchetto allestito in piazza Dante dal quale ha regalato mazzetti di mimosa accompagnati da un volantino dell’iniziativa ’Questo non è amore’. "Si tratta di un progetto nazionale della Polizia di Stato – ha spiegato il dirigente della questura Evandro Clementucci – volto alla sensibilizzazione delle donne affinchè imparino a riconoscere subito i primi segnali di ciò che potrebbe poi sfociare in violenza e in caso di bisogno si lascino aiutare dalla Polizia di Stato. In questura - ha spiegato Clementucci – ci sono ambienti protetti e personale specializzato proprio per la gestione di questi aiuti. Gli strumenti per aiutare le donne in difficoltà all’interno di una rapporto sentimentale o di una conoscenza che diventa persecutoria ci sono e gli agenti di polizia a ciò dedicati sanno fare molto bene il loro lavoro".
Ieri mattina in piazza Dante, dunque, alcune donne poliziotto hanno distribuito i volantini della campagna nazionale ’Questo non è amore’. La prima pagina è quella, forse, più importante perché elenca quelli che sono i segnali da cogliere al volo per capire, in maniera precoce, se nell’ambito familiare o all’interno di un rapporto d’amore o di conoscenza si sta verificando qualcosa di strano: "Ti controlla gelosamente? Ti umilia? Ti deride spesso, anche in presenza di altre persone? Ti fa sentire inadeguata? Ti colpevolizza? Ti tiene lontano dai tuoi amici? Condiziona il tuo abbigliamento? Il sesso è voluto da entrambi?".
Le risposte a queste domande potrebbero denotare l’inizio di una situazione che potrebbe sfociare in violenze psicologiche ancora più gravi o addirittura in violenze fisiche. Prima che ciò accada è utile parlarne con qualcuno in grado di prestare aiuto. C’è il numero unico di soccorso, 1522, ma c’è anche la Polizioa di Stato sempre raggiungibile al numero unico di emergenza, 112, ma anche attraverso gli uffici della questura ubicata in piazza Palatucci a Grosseto. Donne poliziotto specializzate e opportunamente formate possono essere subito di aiuto, anche fornendo soltanto buoni consigli. Se serve, quando ricorrono le condizioni, c’è la denuncia. Ma prima di arrivare a questo passo puyò essere importante conoscere alcune informazioni che la polizia può fornire.
Andrea Fabbri