REDAZIONE GROSSETO

Miriam, si spegne anche l’ultima speranza

I medici hanno dichiarato la morte cerebrale per la ragazza di 32 anni ricoverata a Parigi. Don Marcello: "Un grande dolore"

C’è un’intera comunità che si è stretta intorno ai familiari di Mirian Segato, la ragazza di 32 anni ricoverata in ospedale a Parigi in seguito ad un incidente stradale e per la quale, adesso, i medici hanno decretato la morte cerebrale.

Figlia di Giovanni Segato, insegnante di religione e direttore di Coro religioso, docente prematuramente scomparso, ha un fratello ed altre due sorelle.

"Una persona vivave e serena – racconta don Marcello Serio –, ben voluta tra tutti".

"Vedo la madre, la professoressa Rita Riccioni tutte le sere in parrocchia a Carige Bassa dove viene per la santa messa pomeridiana – racconta ancora il parroco –. Le ho parlato, ci siamo parlati e confermato tutta la vicinanza della chiesa locale in questa tragedia e per qualsiasi necessità della famiglia. Anche il Comune di Capalbio ha dato la propria disponibilità. La madre di Miriam ha ringraziato, ma si è chiusa in un silenzio di dolore". La ragazza da qualche anno si era trasferita a Parigi dove aveva trovato lavoro in un ristorante italiano, ma ancora forti sono i suoi legami con Capalbio e con la comunità di Carige dove aveva vissuto e dove oggi vivono i familiari.

E un gesto di grande solidarietà potrebbe arrivare proprio dalla famiglia della ragazza attraverso l’autorizzazione alla donazione degli organi.

"Una vita che salva altre vite – commenta il parroco –, ma credo si tratti comunque di procedure lunghe e complesse. Noi possiamo solo restare in attesa e cercare di essere di supporto alla famiglia".

"La nostra parrocchia e tutti i parrocchiani – conclude don Marcello – sono vicini a Miriam e ai suoi cari. Personalmente sono molto addolorato e scosso da quanto accaduto e, anche io, cerco di far sentire la mia vicinanza alle persone che in questo momento stanno soffrendo per questo grande dolore".

Michele Casalini