Misericordia, festa collettiva. Tanti cittadini e anche i ’vip’ per i sessant’anni dell’ospedale

Il direttore dell’ Asl D’Urso: "Lascio la direzione con una struttura dotata di professionisti. Non si tratta di un percorso finito, ma deve essere continuato nel futuro con impegno".

Misericordia, festa collettiva. Tanti cittadini e anche i ’vip’ per i sessant’anni dell’ospedale

La platea dei partecipanti alle celebrazioni per i sessant’anni dell’ospedale Misericordia di Grosseto

Sembra essere passato così tanto tempo. Ed è così in effetti, sessant’anni non sono proprio dietro l’angolo. Ma l’ospedale Misericordia che celebra sessant’anni dalla posa della prima pietra vive il presente e guarda al futuro per Grosseto. "Abbiamo cercato di coinvolgere la cittadinanza in questa celebrazione – apre la giornata il direttore del presidio ospedaliero Michele Dentamaro – per farne una festa collettiva". Ieri una grande festa con la presenza massime autorità, ma anche tanti professionisti. Insomma c’erano tutti, ma qualche sedia era occupata da volti che frequentemente appaiono nello schermo della Tv. Arrivata indossando un paio di occhiali da sole e un "chiodo" sulle spalle, la giornalista e volto di Forum Barbara Palombelli, accompagnata dal marito Francesco Rutelli, non è passata inosservata. Qualche seduta accanto l’attrice e conduttrice televisiva Vanessa Incontrada, il giornalista, conduttore e politico Giuliano Ferrara ed il regista, ballerino, coreografo, storico compagno di Raffaella Carrà, Sergio Japino. "Sono stato operato al Misericordia – ha detto Giuliano Ferrara – un giorno guardandomi bene vidi che non avevo più la mia barba. Sul momento rimasi sconvolto, mi avevano rasato la barba ma la cosa più importante è che mi hanno guarito e dato il tempo di farmela ricrescere".

"Credo che questa celebrazione debba essere dedicata a tutti i professionisti dell’ospedale – afferma Vanessa Incontrada – fanno un lavoro molto duro per tutto l’impegno che mettono nelle cure dei cittadini". "In questo ospedale si è curata la mia amica Silvia Piattelli, che ha scelto di venire a vivere a Grosseto, città che l’ha curata – dice Barbara Palombelli – sono molto felice di passare questo anniversario qui, da maremmana come mi definisco". "L’elemento distintivo del Misericordia è il legame con la città e cittadini – ha detto il direttore generale dell’Asl Tse Antonio D’Urso –. Lascio la direzione con un ospedale dotato di tanti professionisti, non è un percorso finito deve essere continuato. Vi lascio con un abbraccio uno ad uno". Fra le sedie però c’era anche chi aveva il dente un po’ avvelenato. Una celebrazione che ha scaturito qialche polemica. "La Regione – ha attaccato il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna – è una realtà non incline ad ascoltare la voce delle periferie. Con tre sindaci capoluogo abbiamo scritto una lettera al presidente riguardo le scelte sui futuri vertici della maxi Asl. Non abbiamo ricevuto invito al dialogo, è inaccettabile. È ora di piantarla con la Regione Firenzecentrica. Giani, ricordando il nome del nostro ospedale, devi essere te misericordioso". "E’ un momento di passaggio delicato – risponde all’attacco il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – dove c’è attenzione verso un’azienda che ha visto anni di sviluppo e crescita con il direttore D’Urso. Finchè D’Urso è in carica fino al 1° dicembre, in questi giorni interloquirò con i sindaci del territorio. Le affermazioni del sindaco mi sembrano fuori luogo".

Maria Vittoria Gaviano